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I carabinieri e i giovani, e questo il tema per l’edizione 2025 del calendario storico dell’arma dei carabinieri. Presentato oggi pomeriggio dal comandante provinciale Massimo Friano, il nuovo calendario, più che essere un semplice compagno della vita quotidiana è, come sempre, una vera e propria opera d’arte. A riprova di questo filo conduttore il duetto vincente di artisti di prim’ordine scelti per la sua realizzazione. Infatti, nelle dodici tavole illustrate magistralmente dal famoso pittore neofuturista Marco Lodola, l’altrettanto acclamato scrittore Maurizio de Giovanni, crea nello scorrere dei mesi una storia coinvolgente che vede al centro un padre vedovo, e maresciallo dei carabinieri, che affronta il difficile mestiere di genitore ormai single alle prese con la crescita di un figlio. Ed è proprio su questo scambio di messaggi tra i due, disseminati come post-it tra gennaio e dicembre che emerge il profondo legame tra la secolare divisa del carabiniere, e l’imprescindibile umanità di chi la indossa.
«Quando ho letto i testi di tutte le tavole ho rivissuto tante sensazioni che proviamo ogni giorno quando incontriamo i giovani nelle scuole - ha spiegato il colonnello Friano - Ho trovato profondamente giusta la decisione di affiancare il ruolo del carabiniere a quello del padre, perché sotto questa divisa ci sono persone, uomini e donne, che ogni giorno devono affrontare il difficile mestiere della vita, a volte anche come genitore. Questo ci riporta continuamente alla nostra duplice veste di tutore dell’ordine e semplici persone che vivono in questa società odierna, difficile come non mai. Per questo
è importante ricordare sempre che il nostro compito non è solo quello di tutelate la legalità, ma anche quello di diffondere tra i ragazzi dei valori che gli permettano di intraprendere una vita fatta di rispetto per la legge e le altre persone ».