LADISPOLI - «Questo progetto è un vero e proprio fallimento». Sulla ciclabile di via Venezia, dopo i residenti e i commercianti della zona, si fa sentire l’opposizione politica. Il cantiere è un’odissea da parecchi mesi: lavori iniziati, interrotti, poi ripresi e così via fino a un’estate problematica per la mancanza di parcheggi per gli abitanti. Sotto accusa anche la progettualità dell’opera visto che il tracciato rosso verniciato è tornato poi grigio ancora una volta e il marciapiede rifasciato ancora una volta. Un rebus a tutti gli effetti. «Che la realizzazione della pista ciclabile a Ladispoli - sostengono Silvia Marongiu e Crescenzo Paliotta consiglieri comunali del Partito democratico - sia stata finora una specie di recita con un copione pieno di problemi e contraddizioni era noto da tempo. Quello che sta accadendo a via Venezia però supera ogni limite: per la terza volta l'opera già realizzata è stata smantellata. Tre volte fatta e tre volte riscavata: chi paga e chi è il direttore dei lavori?¬». I dem hanno appena presentato un’interrogazione al sindaco, Alessandro Grando e all’assessore ai Lavori pubblici, Veronica De Santis, affinché diano risposte all’opposizione ma soprattutto ai cittadini che hanno pagato dazio sulla viabilità ma anche sulla vivibilità di una zona sempre più complicata. «Non ci sono posti per lauto – critica il signor Massimo – la strada è stretta soprattutto in prossimità dell’incrocio con via Ancona, i negozianti sono intrappolati da ferraglie e transenne e in più gli incroci con via Napoli, via La Spezia, via Palermo e le altre strade limitrofe sono assai rischiosi per chi li percorre in bicicletta. Almeno inseriscano dei dossi o dei dissuasori di velocità». Una polemica tira l’altra: «Ma cosa ha fatto di male via Venezia per meritare tutto questo?», è la reazione di un altro residente.

Nel frattempo ruspe e operai in azione anche al centro, altro cantiere avviato nei giardini di via Odescalchi per il prolungamento di un altro anello della ciclopedonale in direzione di Fiumicino.

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