PHOTO
La guardia di finanza di Civita Castellana ha sorpreso un uomo intento ad accatastare centinaia di elettrodomestici fuori uso in un’area a cielo aperto in assenza dei prescritti titoli abilitativi ed adempimenti documentali.
L’attività di servizio si inquadra nell’ambito di un programma di accurato e costante monitoraggio del territorio della provincia predisposto dal Comando provinciale di Viterbo finalizzato alla repressione degli illeciti che determinano l’inquinamento del suolo dell’ambiente.
La pattuglia delle fiamme gialle in servizio di perlustrazione ha pizzicato in flagranza di reato il responsabile che, incurante della normativa, stava depositando sul nudo terreno una lavatrice di fianco ad un mucchio di ben 166 elettrodomestici dismessi, tra forni elettrici e lavatrici, costituenti rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (c.d. r.a.e.e.), tutti completamente esposti alle piogge e agli agenti atmosferici con grave pregiudizio per la matrice ambientale.
I finanzieri della Compagnia di Civita Castellana hanno sequestrato, oltre ai raee, ulteriori 1000 chili di rifiuti eterogenei tra materiali metallici e plasticosi, per un totale di 11.000 chili i rifiuti abusivamente ammassati.
L’attività di servizio svolta dai militari si è conclusa con la denuncia dell’uomo alla procura di Viterbo per attività di gestione non autorizzata di rifiuti di cui all’art. 256 del Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006).
L’uomo sarà obbligato a rispettare le prescrizioni atte allo smaltimento dei rifiuti secondo i crismi di legge. Le indagini sono tuttora in corso al fine di ricostruire la filiera dell’illecito e irrogare eventuali sanzioni ad ulteriori soggetti coinvolti.
La responsabilità penale dell’indagato, tuttavia, sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti dello stesso vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’articolo 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.