La prevenzione prima di tutto. E’ questo, in estrema sintesi, l’obiettivo principale della seconda campagna contro le truffe agli anziani, progetto finanziato dal ministero dell’Interno e messo in campo dall’assessorato Politiche sociali e polizia locale del Comune di Viterbo in collaborazione con la Prefettura e il supporto di polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza, sportello Avire e Anap Confartigianato. Ieri mattina, presso la sala consiliare di Palazzo dei Priori, è stata presentata l’iniziativa che, rispetto alla prima edizione svoltasi presso i centri anziani polivalenti, si terrà nelle piazze di Viterbo e delle frazioni comunali. In tutto 4 eventi di cui il primo ieri pomeriggio presso piazza Unità d’Italia a Viterbo per poi replicare a settembre, con inizio alle 18, il 10 a Grotte Santo Stefano, il 17 a San Martino e il 24 a Bagnaia nelle piazze principali delle frazioni viterbesi. «Grazie alla Prefettura – ha detto la sindaca Frontini – per avere permesso la seconda edizione del progetto contro le truffe agli anziani che ha successo grazie alla sinergia tra istituzioni e al lavoro social di nonna Licia Fertz, testimonial dell’iniziativa. Qualche mese fa ci sono stati 17 arresti tra Viterbo, Latina e Roma per le truffe a persone anziane: è un fenomeno odioso che deve essere combattuto a partire dalla prevenzione per rispondere al meglio dei rischi del fenomeno criminoso».

Il viceprefetto Andrea Nino Caputo ha sottolineato «l’importanza della continuità dell’informazione e l’inutilità di campagne di comunicazione estemporanee che creano assuefazione per un fenomeno criminale in crescita che provoca danni materiali e all’autostima. La prevenzione è centrale per il contesto sociale della Tuscia che ha molti anziani. La prima campagna contro gli anziani ha prodotto buoni risultati operativi per la collaborazione delle istituzioni con molti soggetti civili». L’assessore alle politiche sociali Patrizia Notaristefano ha lodato il progetto «che nasce per il coordinamento in rete: tutto è partito lo scorso anno per il lavoro con la Prefettura e abbiamo cercato di incontrare più persone possibile raggiungendo circa 450 anziani nei centri polivalenti. Le truffe, però, non hanno età e sono studiate da criminali professionisti e le loro dinamiche cambiano al variare delle risposte che si danno. Le truffe agli anziani vanno a toccare le sensibilità delle persone nel profondo. Negli incontri della prima edizione gli anziani sono stati informati e formati dalle forze dell’ordine: quest’anno faremo incontri nelle piazze a Viterbo e nelle frazioni e un evento i primi di ottobre per incontrare tutta la popolazione con uno spettacolo alla fine».

L’assessore al decentramento Katia Scardozzi ha ricordato il lavoro già svolto nelle frazioni nella prima edizione ai centri polivalenti e gli appuntamenti di quest’anno. Ha quindi chiarito che «anche i punti più isolati possono essere toccati dai truffatori». Il vicecommissario aggiunto della polizia locale di Viterbo Marina Propeti ha sottolineato il bilancio positivo degli eventi del 2023 cui hanno partecipato effettivi del suo Corpo e dell’importanza di «conoscere e riconoscere le truffe mediante la formazione per mantenere alta l’attenzione sui rischi».

Il commissario di polizia Giulio Cristofori ha confermato «che è fondamentale la prevenzione per combattere le truffe agli anziani che sono un reato molto difficoltoso da indagare e umiliante per chi lo subisce. Questa criminalità si muove a zone ed è prioritario che i cittadini segnalino ogni fatto o persona sospetta». Il maggiore Felice Bucalo, comandante della Compagnia carabinieri Viterbo, ha rilevato che le truffe agli anziani sono un reato a diffusione nazionale che coinvolge molto la Tuscia con fatti rilevanti successi a Viterbo, Vetralla e Canepina. Con l’esperienza del progetto del 2023 abbiamo ricevuto più chiamate e fatto molta informazione».

L’assessore al Bilancio Elena Angiani ha confermato la centralità della sinergia tra istituzioni. Nonna Licia Fertz, testimonial della campagna di comunicazione con oltre un milione di visualizzazioni sui social, ha infine criticato il fatto che «dopo il grande lavoro delle forze dell’ordine per prendere questi truffatori poi, acciuffati, i delinquenti escono quasi subito e questo non è positivo».