di DANILA TOZZI



CERVETERI - Bolletta mia non ti conosco… A Campo di Mare i residenti dopo la notizia della non potabilità dell’acqua (emergenza che forse già da domani rientrerà quando verranno diramati ufficialmente comunicazioni sui parametri tornati nella norma) sono ora preoccupati perché sempre a proposito dell’acqua, da mesi ormai non ricevono l’esazione di pagamento. Una questione che comincia a impensierire i molti che, abitanti o meno anche in inverno, temono che quando ricomincerà il regolare invio ci saranno cifre pesanti da onorare; dato che in quest’area i proprietari hanno ville con giardini, piante da frutto, bisognosi di essere innaffiate e numerose sono le abitazioni con piscine. La sospensione della fatturazione sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo, ricondursi a una somma non corrisposta da parte dell’Ostilia, proprietaria dell’acquedotto che rifornisce di acqua il centro marino, che non avrebbe onorato alcuni pagamenti (si parla di 150 mila euro) alla Flavia Acque che gestiva appunto per conto della società la fatturazione alla cittadinanza. Intanto però la stessa Ostilia, nei tempi passati, aveva richiesto una certa quantità di acqua in più per garantire un sufficiente flusso idrico nel comprensorio, dove d’estate tra residenti e villeggianti la popolazione triplica. Su questa prima ipotesi della vicenda si sarebbe innestata poi la questione ancor più concreta che quello stesso approvvigionamento richiesto da Ostilia sia stato revocato e incanalato nuovamente nelle condotte della vicina Ladispoli non più disposta a “prestare” l’acqua durante i mesi estivi perché anche questo Comune in affanno di approvvigionamento. A questo punto allora la situazione si fa sempre più ingarbugliata e entra in scena l’Acea Ato 2 per cui a giugno dell’anno scorso il comune di Cerveteri fa eseguire i lavori ad hoc sotto il cavalcaferrovia (che unisce Cerenova a Campo di Mare) per garantire una maggiore portata d’acqua in grado di soddisfare le richieste, soprattutto nei mesi clou di luglio e agosto. Ma ritornando al problema iniziale sembrerebbe che dietro il “mistero” del mancato invio delle bollette ci sarebbe, anche qui il condizionale è d’obbligo, in realtà una grossa difficoltà tecnica da parte della società Ostilia ad attivarsi per gestire autonomamente il sistema dei pagamenti agli utenti. Quale sarà la verità? Ai posteri l’ardua sentenza. E come sempre a pagare, anzi in questo caso a non pagare, sono i cittadini.