CIVITAVECCHIA – Dalla Ville Lumière alla città eterna, il nome di Firicano Allestimenti continua a risplendere come esempio di professionalità e innovazione nel settore degli eventi e degli allestimenti. L’azienda di Civitavecchia, guidata con passione e lungimiranza da Giampiero Firicano, si conferma un punto di riferimento importante, sia in Italia che all’estero. Dopo il prestigioso incarico per la realizzazione delle tribune olimpiche a Parigi, Firicano si è ora distinto per aver firmato uno dei simboli del Natale romano: l’imponente albero che domina piazza del Popolo.

«Quando abbiamo ricevuto l’incarico, sapevamo che sarebbe stata una sfida – racconta Firicano – gli alberi di Natale a Roma portano con sé grandi aspettative e, come ha scherzato il sindaco Roberto Gualtieri, il rischio di “fare scivoloni” è sempre dietro l’angolo. Ma questa era un’occasione imperdibile, tanto più che si trattava dell’albero del Natale del Giubileo».

La preparazione è stata meticolosa fin dall’inizio. La scelta dell’abete, un normandiano di 23 metri coltivato per 75 anni in un vivaio di Cantù, ha richiesto settimane di ricerche. «Non potevamo sbagliare – spiega Firicano – questo albero doveva essere unico, non solo per dimensioni, ma per qualità. Il nostro obiettivo era renderlo uno dei più belli al mondo, all’altezza di New York e Londra».

La vera sfida è arrivata con l’allestimento: trasporto eccezionale, verifica della stabilità con un ingegnere, e un lavoro artistico che ha coinvolto anche Francesca Solimei, architetto dell’azienda, per progettare decorazioni e illuminazioni di grande impatto. Il risultato? Un trionfo di 11,5 chilometri di luci color champagne e 800 palline nei toni di oro, argento e rosso, con una maestosa stella luminosa di tre metri come puntale. «Solo per l’accensione c’era il fiato sospeso – racconta Firicano – ma la soddisfazione è stata enorme quando il sindaco si è complimentato con noi».

L’impegno di Firicano Allestimenti non si ferma alle festività. Per il post-Natale, l’azienda ha proposto un’idea ecologica e originale: destinare il tronco dell’albero al riciclo creativo, coinvolgendo associazioni specializzate in oggettistica in legno. Una dimostrazione ulteriore di quanto l’impresa di Civitavecchia sappia coniugare innovazione, estetica e sostenibilità. Eppure, non mancano le note amare. «È curioso che lavoriamo per città come Roma, Firenze e Livorno, eppure qui a Civitavecchia le luminarie natalizie siano state affidate a una ditta esterna – riflette Firicano – nessuno è profeta in patria, ma speriamo che il nostro lavoro venga presto riconosciuto anche a livello locale».
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