Erano destinati al reparto D1 la droga e i telefoni che una banda di stranieri stava cercando di far entrare nel carcere di Mammagialla attraverso i droni, quando è stata bloccata dal nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria di Viterbo. A renderlo noto la Uilpa polizia penitenziaria del Lazio. «Da settimane - scrive il sindacato - sembrerebbe che all’interno delle mura penitenziarie venissero lanciati involucri pieni di materiale e sostanze illecite destinati ai detenuti nel reparto D1 che nel luglio scorso è stato fortemente danneggiato con incendio e rivolta degli stessi». La Uilpa Pp Lazio, sottolinea come «la popolazione detenuta abbia superato quota 700 presenze (170% di sovraffollamento) a fronte di un organico di polizia penitenziaria ancora carente di oltre 80 unità. Richiamiamo l’amministrazione penitenziaria ad intervenire nel merito dei problemi che sono diventati insormontabile e che mettono a rischio l’ordine, sicurezza e prevenzione all’interno delle nostre carceri laziali - conclude la sigla sindacale - con oltre 6700 detenuti presenti e 900 agenti in meno».