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Dagli arresti domiciliari continua a minacciare, anche di morte, l’ex convivente e i suoi familiari attraverso i social network. Per lui ora si sono aperte le porte del carcere.
Giovedì pomeriggio la squadra mobile della questura ha eseguito la misura cautelare in carcere nei confronti di un 33enne. L’uomo, da alcuni mesi maltrattava la compagna rendendole intollerabile la prosecuzione della convivenza, picchiandola e offendendola ripetutamente.
A seguito dell’ennesima lite aveva procurato alla donna lesioni per la quale era stata refertata con una prognosi di 30 giorni. Al termine delle successive indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Viterbo, il giudice per le indagini preliminari ha emesso nei sui confronti una prima misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa. L’uomo, però, ha continuato con altri episodi, per cui la misura è stata aggravata con l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari e l’applicazione del braccialetto elettronico.
Il 33enne però nel corso della detenzione domiciliare - come detto - ha continuato a minacciare di morte e ad insultare i familiari della vittima tramite social network e per tale motivo l’autorità giudiziaria ha aggravato ulteriormente la precedente misura con il provvedimento di custodia cautelare in carcere. L’uomo è stato così tradotto nella casa circondariale “Nicandro Izzo” di Mammagialla.