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«Il problema dei cinghiali nella Tuscia è reale e va affrontato».
Lo dice la presidente della commissione Ambiente della Regione, Valentina Paterna, che annuncia l’intenzione di incontrare sindaci, Provincia e tecnici per cercare soluzioni pratiche all’emergenza in atto nel Viterbese.
«Pur rimanendo ben distante dalle polemiche di questi giorni - dichiara la presidente - è ormai evidente che la situazione del Viterbese sia diventata insostenibile e richieda massima attenzione da parte di tutte le istituzioni».
In questi giorni alle diverse segnalazioni di presenza degli ungulati anche nel centro cittadino (il video di cinghiali a spasso per via Marconi è diventato virale), si è assistito a una serie di polemiche tra consiglieri comunali e associazioni di cacciatori circa ruoli e responsabilità in cui è stata tirata in ballo anche la Provincia.
La presidente Paterna “irrompe” dunque nella discussione per “cercare soluzioni pratiche”.
«La Regione, grazie all'assessore Righini - spiega Paterna - ha fatto già la propria parte autorizzando, lo scorso 3 maggio, gli interventi di contenimento della fauna selvatica previsti dai piani quinquennali di gestione e controllo dei cinghiali».
L’indicazione regionale, nello specifico, prevede la cattura ed il contenimento anche e soprattutto in un’ottica di prevenzione della peste suina.
«Ci rendiamo comunque conto che, al di là della norma, persistono delle difficoltà a contenere il problema su alcuni territori in cui la presenza dei capi è eccessiva - prosegue Valentina Paterna - Pertanto, in qualità di presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente, alla presenza degli uffici regionali, convocherò prima dell’apertura della stagione di caccia un tavolo di confronto al quale saranno invitati a partecipare i sindaci competenti, il presidente della Provincia di Viterbo ed i responsabili tecnici del Parco dell’Arcionello e del Monte Casoli, oltre ai Presidenti degli Ambiti Territoriali di Caccia VT1 e VT2».
Valentina Paterna auspica che «la riunione servirà per affrontare il problema dei cinghiali e per definire in maniera condivisa un provvedimento utile alla risoluzione di una situazione difficile che, purtroppo, si protrae da diversi anni creando disagi ai cittadini ed agli agricoltori della Tuscia».