«Saranno ridotti da 90 a 60 giorni i tempi previsti per la realizzazione del potenziamento tecnologico sulla ferrovia FL3 nel tratto compreso fra Cesano e Viterbo, fatto questo che ridurrà anche i tempi di interruzione del servizio lungo la tratta». Lo fa sapere Daniele Sabatini, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, che ha partecipato all’incontro con i vertici di Rfi, Trenitalia, Cotral e la Regione stessa.
La rassicurazione è arrivata da «Rfi nell’incontro, accogliendo la richiesta della giunta Rocca di limitare al massimo i tempi di realizzazione del nuovo sistema Ertms che garantirà maggiore affidabilità e puntualità del trasporto ferroviario».
Sabatini fa sapere che «il servizio sarà interrotto dal 10 luglio all’8 settembre e gli utenti potranno usufruire di alternative, con servizi sostitutivi e implementazione di altri servizi: fra questi il potenziamento dei treni da Viterbo a Roma tramite lo snodo di Orte, oltre al supporto di servizi aggiuntivi di trasporto su gomma. Nei giorni feriali saranno aggiunti 8 treni fra la stazione di Viterbo Porta Fiorentina e la stazione di Roma Tiburtina, e 4 fra Viterbo Porta Fiorentina e Orte per un totale di 12 treni aggiuntivi».
Sabatini ringrazia quindi «il presidente Rocca e l’assessore ai Trasporti Fabrizio Ghera per essersi prontamente attivati per sollecitare delle soluzioni utili a ridurre al massimo i disagi per i viaggiatori, pur nell’ottica di interventi necessari a potenziare l’efficienza e la sicurezza della linea. Grazie anche ad Rfi per aver accolto le richieste che come Regione Lazio avevamo chiesto di approfondire e sviluppare e che oggi hanno trovato concretezza, e per lo sforzo messo in campo per abbreviare la durata dei lavori, con il coinvolgimento di un numero maggiore di squadre operative e un miglioramento del sistema di approvvigionamento dei materiali. Ora - conclude Sabatini - attendiamo di integrare nel dettaglio i servizi aggiuntivi messi in atto da RFI con il trasporto aggiuntivo su gomma messo a disposizione dalla Regione tramite Cotral».
«Noi riteniamo che si possa fare di più - commenta l’Osservatorio regionale sui trasporti - ma crediamo di potere come Osservatorio confermarci lieti di avere alzato l’allarme appena è stato possibile, fino a scrivere al presidente del Consiglio e aver così consentito a tanti di seguirci nel chiedere un ripensamento a Rfi. E’ anche la conferma che il supporto dei cittadini e dei comitati è fondamentale e speriamo che i tanti che si attribuiranno il merito di questo pur parziale risultato ne tengano conto in futuro. Ci chiediamo ora se almeno una analoga riduzione non sia dunque possibile anche nella contemporanea chiusura delle tre linee dei Castelli, questa annunciata da tempo, sì, ma non per questo meno impattante».