CIVITAVECCHIA – «Considerando le recenti difficoltà emerse nel corso di questi mesi, riteniamo sia fondamentale richiedere maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali e regionali, a partire dalla dirigenza fino alla città metropolitana di Roma. L' insoddisfacente stato dell'edilizia scolastica e la scarsa sensibilità da parte della dirigenza ci ha portato ad organizzare un sit in il 28/11/24».

Lo dicono i rappresentanti degli studenti dell’istituto Guglielmotti che tornano ad accendere i riflettori sulle difficoltà che ragazzi e ragazze vivono ormai quotidianamente da diverso tempo.

«Da anni – proseguono – la nostra scuola versa in condizioni di degrado: infiltrazioni d'acqua in quasi tutte le aule e nei corridoi, bagni inagibili (mancanza di maniglie, porte integre, carta igienica e rubinetti funzionanti), serrande e finestre rotte, presenza di muffa nelle classi, caduta di intonaco (come nell' aula 37) e assenza di materiale scolastico essenziale (come pennarelli, computer e LIM funzionanti, lavagne). Ogni anno scolastico, con l'arrivo delle piogge, la nostra scuola si allaga. A causa di queste infiltrazioni, i ratti trovano rifugio nell'istituto, a volte rinvenuti morti, come accaduto lo scorso anno. Inoltre, da oltre un anno, in palestra si trova una finestra pericolante, la quale potrebbe cadere in qualsiasi momento, mettendo a rischio la sicurezza degli studenti. Queste condizioni non sono adatte per svolgere attività didattiche».

Mentre gli studenti affrontano quotidianamente «tali disagi – incalzano -, la dirigenza ha deciso di limitare la ricreazione all'esterno a un viale stretto, inadeguato per ospitare più di 600 studenti. Quando abbiamo organizzato un'azione di dissenso in una zona del cortile ritenuta "non sicura", abbiamo ricevuto convocazioni per consigli straordinari, minacciando la sospensione dei partecipanti alla manifestazione. Questo è solo l'inizio: come già sapete alcuni studenti maggiorenni, che avevano richiesto l'uscita anticipata, sono stati trattenuti all'interno dell'istituto perché "non fornivano motivazioni adeguate", la dirigenza è arrivata a contattare i genitori per concedere l'uscita, nonostante avessero già raggiunto la maggiore età. Noi studenti ci siamo costantemente impegnati per migliorare l'ambiente scolastico, affrontando innumerevoli difficoltà. Tuttavia, ci sentiamo impotenti di fronte a tali problematiche se le istituzioni locali e regionali ci abbandonano. Chiediamo semplicemente un'istruzione dignitosa. È fondamentale unirci per chiedere un cambiamento reale e immediato. La nostra voce deve essere ascoltata, ed è per questo che la vostra presenza è essenziale. Uniti possiamo fare la differenza, e insieme possiamo costruire un futuro migliore per tutti gli studenti e per l'intera comunità scolastica. Non lasciamo che l'indifferenza e la negligenza continuino a compromettere il nostro diritto all'istruzione in un ambiente sicuro e adeguato. Vi aspettiamo numerosi per fare sentire la nostra voce e per dimostrare che non siamo soli in questa battaglia per un'istruzione dignitosa,tutti gli studenti, i professori, i genitori e i cittadini sono invitati a partecipare».

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