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I detenuti incendiano il reparto Covid di Mammagialla per protesta e l’Osapp ne chiede la chiusura.
Il fatto è accaduto nella giornata di martedì in un area che accoglie 21 detenuti.
«In merito all’ennesimo evento critico, con dei detenuti che hanno provocato un incendio – spiega l’Osapp, l’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria - Solo grazie al tempestivo intervento degli agenti penitenziari si è scongiurato il peggio. L’area interessata, il reparto Covid ancora aperto, è un’area detentiva priva di areazione, di luce naturale, di cortili, passeggi consoni, di area socializzazione e di docce regolamentari».
L’Osapp chiede quindi l’immediata chiusura del suddetto reparto, «in modo da poter consentire di svolgere una carcerazione dignitosa ai reclusi, da poter consentire un impiego “normato” e di poter operare in piena sicurezza agli agenti del Nicandro Izzo».
Il segretario regionale Osapp, Giuseppe Proietti Consalvi, ricorda che: «alcuni mesi fa avevamo segnalato che è ancora operativo il reparto ex Covid, dove ad oggi sono ristretti 21 detenuti. In questa sezione, gli stessi detenuti vivono in una situazione degradante, addirittura senza luce naturale e il personale di polizia penitenziaria non ha né un box né un bagno. Nella giornata ieri, i detenuti ristretti nell’ex reparto Covid, hanno messo in atto una protesta facendo incendiare il deposito contenente materiale infiammabile». Il segretario regionale rimarca che «grazie all’intervento del personale di polizia penitenziaria, si è evitato che l’incendio non si propagasse anche all’archivio della matricola. Chiediamo quindi una visita ispettiva per valutare l’agibilità del reparto in questione. Per questi motivi - conclude Giuseppe Proietti Consalvi - riteniamo opportuna l’immediata chiusura del reparto Covid, con lo spostamento dei detenuti in altri reparti ovvero con la richiesta di trasferimento in altri istituti».