Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) Confcommercio e Polizia di Stato insieme per il progetto #sicurezzaVera, presentato ieri mattina nella sala conferenze di Palazzo Gentili a Viterbo e che si inserisce all’interno della campagna di comunicazione “Questo non è amore”, lanciata nel 2016 dalla Polizia di Stato.

Hanno preso parte all’incontro di presentazione, il 29esimo in Italia, il questore di Viterbo Fausto vinci, il presidente Fipe Viterbo Marco Bevilacqua, l’assessore ai servizi sociali Patrizia Notaristefano, la presidente nazionale Gruppo Donne Imprenditrici Fipe Valentina Picca Bianchi, la vice prefetto Anna De Luna, la Presidente nazionale del Gruppo Donne imprenditrici FIPE, Valentina Picca Bianchi, la dirigente della Divisione Polizia Anticrimine, Amelia Priaro, la Presidente di Terziario Donna Confcommercio Lazio Nord, Iride Zanganella, la presidente dell’Associazione Kyanos, Marta Nori e la dirigente dell’Istituto di Istruzione superiore “A. Farnese”, Andreina Ottaviani.

L’iniziativa punta a promuovere la sicurezza all’interno degli esercizi pubblici, così da farli diventare parte di una rete di veri e propri presidi di legalità che possano vigilare sul territorio e garantire l’incolumità delle donne.

«Diffondere la cultura di genere è un aspetto fondamentale per la Polizia – ha spiegato Vinci – e rendere i locali pubblici dei presidi di sicurezza garantisce anche la tutela delle donne che si sentono minacciate o in pericolo, oltre di chi lavora al loro interno».

Due sono gli strumenti attraverso cui si svilupperà la campagna. Fipe-Confcommercio, nelle prossime settimane, avvierà la formazione dedicata al personale dei locali per approfondire le tematiche che riguardano la violenza di genere e i mezzi di tutela delle vittime. I locali avranno invece a disposizione un canale preferenziale all’interno della app YouPol (scaricabile gratuitamente da tutti su iOs e Android), per segnalare alla centrale di polizia eventuali casi sospetti, utilizzando l’hashtag #FIPE nel messaggio e attivando così una procedura di intervento rapido.

«Quella per il rispetto e la libertà delle donne è la madre di tutte le battaglie che come comunità abbiamo il dovere di portare avanti – spiega Valentina Picca Bianchi, presidente del gruppo donne imprenditrici di Fipe Confcommercio e principale promotrice dell’iniziativa. – Per vincerla dobbiamo sfruttare tutte le risorse a nostra disposizione e una di queste sono senza dubbio i locali che animano le nostre città: in Italia esiste un bar ogni 400 abitanti e 1 pubblico esercizio ogni 250. È da questo dato che siamo partiti per costruire una vera e propria rete di protezione e tutela diffusa. Una rete che opera quotidianamente nelle aree centrali come in quelle periferiche delle città».