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CERVETERI – «Il depuratore di Campo di Mare è tornato nella sua piena funzionalità». Le dichiarazioni della sindaca cerveterana, Elena Gubetti, arrivano all’indomani del dissequestro disposto dal tribunale di Civitavecchia dopo le indagini della Capitaneria di Porto di Ladispoli-San Nicola e i lavori di potenziamento dell’impianto avviati dal Comune in seguito al blitz dei marinai. Guardia costiera che, agli ordini del comandante, Cristian Vitale, era intervenuta in piena estate per mettere i sigilli avendo riscontrato anomalie della struttura. Un danno d’immagine abbastanza evidente. «In questi mesi – riporta una nota del Granarone - sotto la guida della Capitaneria di Porto, l'ufficio tecnico del comune di Cerveteri ha provveduto a tutte le attività necessaria affinché il depuratore potesse tornare alla sua regolare attività». Nel frattempo Gubetti era stata nominata custode giudiziario dell’impianto. «Sono stati effettuati continui lavori di manutenzione, affidati alla ditta Massimi, e altrettanti controlli congiunti sia dalla Capitaneria di Porto che da Arpa, fino al rientro nei parametri dei valori e dunque al dissequestro». Sul depuratore di Campo di Mare, impianto ancora di proprietà della società Ostilia, il lavoro dell'amministrazione comunale è ben più lungo. L'obiettivo è infatti quello di condurlo a dismissione, realizzando un by-pass che ne consenta la definitiva chiusura facendo deviare i reflui nel già esistente e più moderno depuratore di Cerenova, già di proprietà di Acea Ato 2 e dunque più moderno e tecnologicamente avanzato ma soprattutto lontano dal mare come prevede l'attuale normativa. Passaggio che potrebbe concludersi nel 2025.
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