VITERBO - Anche l’ufficio territoriale del governo di Viterbo è coinvolto dal movimento di prefetti approvato dal Consiglio dei ministri su proposta del Ministero dell’Interno.



Il prefetto di Viterbo Rita Piermatti lascia infatti il suo posto, occupato dal 2015, per essere collocata a disposizione, con incarico, ai sensi della legge n. 410/91.



In arrivo nella città dei Papi nientemeno che il questore Nicoló D’Angelo, noto commissario della capitale che condusse, tra le altre cose, le operazioni contro la ‘‘Banda della Magliana’’, conosciute anche grazie alla fortunata serie televisiva ‘‘Romanzo criminale’’ dove D’Angelo ispira la figura del commissario Nicola Scialoja.



Nato a Trapani nel 1954, proveniente dal Ministero dell’Interno, Segreteria del Dipartimento della P.S. il dirigente generale di Pubblica sicurezza, Nicolò Marcello D’Angelo, ha frequentato nel 1972 l’Accademia del Disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza. Il suo primo incarico è stato presso la Questura di Torino dove è rimasto un solo anno. Trasferito a Roma nel 1977, è stato chiamato a ricoprire delicati e importanti incarichi, tra cui la direzione di diversi Commissariati di P.S., l’Antiterrorismo e la Squadra Mobile della Questura di Roma.



A Roma ha svolto la maggior parte della sua carriera, iniziando con l’incarico di dirigente della Sezione Antirapine, poi della Sezione Omicidi, di seguito, della Sezione Criminalità Organizzata, per assumere, infine, la Direzione dell’intera struttura operativa della capitale.



Dal 1997, infatti, al 2003 è stato Capo della Squadra Mobile romana. Sono stati questi gli anni in cui la cronaca nazionale ha registrato a Roma numerosi successi contro la criminalità organizzata e non. Tra queste proprio le operazioni contro la cosiddetta "Banda della Magliana" e l’arresto di tutti i suoi componenti; il recupero di varie opere d’arte di inestimabile valore, tra le quali le tele di Paul Cezanne e Vincent Van Gogh. D’Angelo è riuscito a risolvere brillantemente anche i sequestri di Belardinelli, Caponeri e dopo lunghi mesi di estenuante attività investigativa sull’omicidio della studentessa universitaria Marta Russo, a trarre in arresto i responsabili.



Promosso dirigente superiore nel 2003, ha ricoperto l’incarico di Questore di Ascoli Piceno fino al 2006, poi di Latina fino al 30 settembre 2011. Dirigente generale dal dicembre 2011, ha ricoperto l’incarico di Questore di Perugia, ove è rimasto fino al 6 gennaio 2014. Trasferito il 7 gennaio 2014 a Roma presso il Ministero dell’ Interno, Segreteria del Dipartimento della P.S., fino al 15 ottobre 2014, quando ha assunto l’incarico di questore di Roma.