La maestria di Luigi Cozzolino in bella mostra nella Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei deputati, presieduta dall’onorevole Mauro Rotelli. «Si tratta di un presepe realizzato all’interno di un vecchio televisore», spiega il deputato.

Cozzolino, funzionario contabile in pensione, infatti, riproduce la Natività con materiali di risulta.

«Un’iniziativa originale che dimostra come sia sufficiente pensare al rifiuto come ad una risorsa per ottenere suggestive composizioni natalizie», aggiunge Rotelli. Quella di Cozzolino è un’arte che, come spiega lui stesso, ha ereditato dal padre napoletano e nasce quattro anni fa, dopo un grave lutto.

Il suo laboratorio si trova nel cuore di Viterbo, vicino alla chiesa di Sant’Andrea, a Pianoscarano: qui, con materiali provenienti dal passato, compone i suoi piccoli capolavori. Tra i tanti presepi realizzati con vecchi ferri da stiro, lampade ad olio e tegole recuperate, ce n’è uno a cui è particolarmente legato ed è quello riprodotto in un’antica caffettiera.

Nelle mani di Cozzolino la vecchia moka è diventata una graziosa casetta a due piani: alla base ha posizionato la Natività, con il Bambino in braccio a Giuseppe, mentre Maria si riposa dalle fatiche del parto; sopra ha creato un balconcino colorato, con i panni stesi ad asciugare e serti di cipolle e peperoncini.

Il mistero del Natale come base su cui poggia un mondo intero di affetti personali. «Questo presepe racchiude tutti i miei ricordi, qui c’è la mia storia», spiega Cozzolino. «Sono convinto che simili iniziative meritino attenzione e vadano sostenute nell’ottica di una visione sostenibile e circolare dell’economia, finalizzata a ridurre gli sprechi e dare nuova vita ad oggetti che, altrimenti, finirebbero nel cestino dell’immondizia», conclude il deputato Rotelli.

I presepi di Luigi Cozzolino, che due anni fa ha donato una sua creazione a Papa Francesco, sono esposti in questi giorni al centro commerciale Tuscia.

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