MONTALTO - I consiglieri di opposizione del Comune di Montalto di Castro, Luca Benni, Angelo Brizi, Francesco Corniglia e Angelo Di Giorgio intervengono sulla questione degli impianti Fer.

«Abbiamo volutamente aspettato qualche giorno prima di uscire con un nostro comunicato perché volevamo leggere le dichiarazioni della maggioranza Socciarelli, dei rappresentanti delle forze politiche presenti al tavolo (tra cui Fi , Noi Moderati ed Udc), e di questo nuovo comitato di cui aspettiamo sempre di conoscere il presidente e i suoi rappresentanti - affermano i consiglieri di minoranza - A questo proposito occorre fare alcune precisazioni. Innanzitutto se oggi l’argomento grandi impianti Fer sul territorio di Montalto di Castro viene discusso è perché il 12 settembre scorso stanchi di aspettare promesse non mantenute dalla sindaca Socciarelli e dall’assessore Fedele abbiamo obbligato la maggioranza ad indire un consiglio comunale sull’argomento. Purtroppo in quell’occasione hanno respinto le nostre proposte di fare ricorsi al Tar contro le continue concessioni rilasciate a nuovi impianti, di potenziare l’attività di controllo e vigilanza e di concordare in consiglio comunale il piano per le opere compensative in modo da individuare le opere più necessarie al paese. Tutte proposte bocciate».

«Appare quindi abbastanza singolare - aggiungono - leggere dichiarazioni che fanno intendere un grande impegno sul tema da parte della maggioranza. Ma in questi due anni e mezzo dove erano? Dobbiamo ricordare i disagi subiti dai residenti del Quartuccio? Le strade ridotte a un colabrodo? L’incapacità di gestire la situazione è sotto gli occhi dei cittadini e nessuna azione veramente incisiva è stata finora fatta. Solo parole fino a quando non sono stati costretti ad agire. In consiglio comunale addirittura abbiamo sentito l’assessore Fedele affermare che adesso si, si possono prendere in considerazione ricorsi al Tar. Ma come, due mesi fa ci diceva che era una cosa che non si poteva fare, che sarebbero stati spesi per niente i soldi dei cittadini. Evidentemente ci fa piacere che finalmente si possa realizzare ciò che diciamo da sempre, ossia ricorrere alla giustizia amministrativa. Vedremo se alle parole faranno seguire i fatti».

«In consiglio è stato votata all’unanimità la nostra proposta di una moratoria, ossia uno stop immediato alle nuove autorizzazioni e a quelle in corso, un atto concreto sempre che la Regione Lazio lo voglia attuare. Nella stessa seduta è stato anche approvato un altro documento che chiede il non inserimento di Montalto tra le aree idonee, ma è bene ricordare che non essere inseriti tra le aree idonee non vuol dire bloccare nuovi impianti».

«Un documento - concludono - che noi consideriamo poco incisivo anche perché non si sa niente nè sui criteri per individuare le aree idonee nè sui tempi reali entro cui la Regione dovrà definirle. Il termine fissato dal Ministero, ossia il 31 dicembre appare infatti poco verosimile. Concludiamo dicendo che sarebbe più intellettualmente onesto se la maggioranza riconoscesse le proprie colpe e responsabilità e agisse in modo molto più incisivo per difendere il nostro territorio». ©RIPRODUZIONE RISERVATA