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“La ferrovia Roma Nord è ufficialmente allo sbando”.
Un incubo su rotaie, tra corse soppresse, ritardi e vagoni senza aria condizionata, per i pendolari che quotidianamente si recano con il treno a Roma.
La tratta, che “vanta” da anni il triste secondo posto di peggiore linea ferroviaria italiana, è ogni giorno al centro di polemiche e segnalazioni da parte degli utenti sempre più esasperati.
E il passaggio della gestione da Atac a quella attuale di Cotral e Astral, avvenuto in epoca Zingaretti, non ha apportato alcun miglioramento, continua a regnare il caos.
Il comitato Pendolari ferrovia Roma Nord per l’ennesima volta alza la voce sui troppi e continui disservizi con una lettera inviata alla Regione, a Cotral e Astral e ai sindaci.
In particolare, il comitato scrive all'assessore regionale a Mobilità e Trasporti Fabrizio Ghera.
«Assessore Ghera, - si legge nella lettera - non ci sono i treni e lo abbiamo capito. Quanto deve durare questo stillicidio verso gli utenti della ferrovia che hanno la sola sventura di dover dipendere da un mezzo di trasporto ormai inaffidabile? Addirittura google maps ha recentemente rimosso la nostra ferrovia dai percorsi consigliati per gli spostamenti, probabilmente perché dichiarata inaffidabile. Avvisi Cotral e Astral che stanno facendo un pessimo lavoro (anche di coordinamento), magari non tutto dipendente dalla loro volontà, ma la realtà dei fatti è quella che vediamo».
Il comitato dei pendolari esorta la Regione a «una presa di responsabilità verso chi paga anche i vostri stipendi acquistando abbonamenti e biglietti per treni che non ci sono. Anche oggi oltre il 50% di corse soppresse. Abbiamo quasi superato il numero di soppressioni rispetto allo scorso anno, già ad agosto!».
Arriva poi l’appello a Regione, Cotral e Astral a «farsi vedere a piazzale Flaminio» perché, dichiarano dal comitato, «noi non riusciamo più a tranquillizzare gli utenti imbestialisti».
Inoltre non intendono più «sostanziare riunioni per far vedere che si sta facendo qualcosa insieme ai pendolari, quando la realtà è ben diversa. Ci troviamo indietro anche rispetto alla fallimentare gestione Atac». «Dove sta quel 12% di servizio in più tanto sbandierato nel 2022 da Cotral? Diciamo che stiamo a meno 30% rispetto al 2022 che forse è più realistico».
La situazione si sta facendo sempre più insostenibile. Tanto che il comitato ammonisce: «Qualsiasi fatto increscioso che accadrà sul treno o in stazione, dovuto all'esasperazione dell’utenza, sarà di vostra esclusiva responsabilità».
Sulla “via crucis” affrontata ogni giorno dagli utenti della Roma Nord interviene con una interrogazione Claudio Marotta, capogruppo Avs in Regione.
Partendo dai dati che fotografano la surreale realtà della Roma Nord.
«Solo nel 2022 ci sono stati 9mila tra soppressioni e ritardi sulla tratta Roma Civita Castellana Viterbo e per il 2023 siamo già a oltre 700, al punto da far classificare la tratta come la seconda ferrovia peggiore della penisola, secondo il rapporto annuale Pendolaria 2023 di Legambiente».
Oltre alle spiegazioni in merito ai ripetuti disservizi che interessano la tratta, il consigliere chiede alla Regione «garanzie sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria indispensabili a ripristinarne la piena funzionalità».
In particolare «di garantire il potenziamento della linea ferroviaria Roma-Viterbo tramite la cura dei mezzi attualmente in servizio e la loro graduale sostituzione. Stiamo parlando di una linea strategica per la parte Nord della Capitale che da tempo rappresenta un collegamento fondamentale su ferro per i cittadini che devono raggiungere la città per motivi di lavoro o di studio».
Marotta pone l’accento anche su disservizi e ritardi segnalati sulla linea Fl3, gestita da Trenitalia, che da Porta Fiorentina collega Viterbo alla Capitale. Un’infrastruttura strategica da rendere “realmente efficiente” anche in vista del Giubileo 2025. Il consigliere regionale infine chiede all’assessore Ghera la convocazione di un tavolo con Trenitalia per affrontare tutte le questioni relative alla Fl3.