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In una città, le cui vie e piazze sono costellate di cantieri e impalcature, un ponteggio in più potrebbe passare quasi inosservato. Ma di certo non quello innalzato a fianco della chiesa di San Sisto.
Quel pinnacolo di tubi è l’emblema della marcia di avvicinamento alla festa più sentita dalla popolazione di Viterbo. E’ l'intelaiatura in cui, passato ferragosto, verrà montata e custodita la Macchina di Santa Rosa fino alla “mossa” la sera del 3 settembre.
Ma il ponteggio è soltanto uno degli elementi che sottolineano il conto alla rovescia verso la serata che vedrà Gloria, la creazione di Raffaele Ascenzi, percorrere per la settima e ultima volta il centro città tra ali di folla plaudente e rapita dall'eccezionale spettacolo offerto dal Trasporto.
A dare il là ai vari passaggi che conducono verso Santa Rosa le tradizionali prove di portata, a fine giugno, in cui facchini “veterani” e giovani aspiranti si sono cimentati, portando sulle spalle una cassetta da 150 chili, a percorrere con passo sicuro un tragitto lungo 90 metri per poter essere tra i privilegiati che avranno l’onere e l’onore di portare il “campanile che cammina”.
Mercoledì scorso è stata la volta dell’assemblaggio del ponteggio a San Sisto.
Ieri poi si è tenuta la prima riunione pubblica della commissione, nominata la scorsa settimana, che avrà il compito di scegliere la nuova Macchina, che raccoglierà il testimone da Gloria per debuttare a settembre 2024.
E quest’anno, dopo un’assenza di decenni, tra i componenti la commissione è presente anche un rappresentante dei facchini. Anzi il numero uno del Sodalizio: il presidente Massimo Mecarini.
«Ieri nella prima riunione, a seduta pubblica, sono stati aperti i plichi pervenuti per verificare che contenessero tutta la documentazione richiesta dal bando. Sono stati ammessi tutti i 17 progetti presentati. Lunedì, in forma riservata, inizierà il lavoro vero e proprio con la valutazione dei bozzetti uno ad uno. Ovviamente non conoscendo i nomi degli ideatori, dato che la busta contenente i dati anagrafici è a parte e sarà aperta per gli abbinamenti solo dopo che la commissione avrà stilato la graduatoria degli elaborati, in base al punteggio assegnato. Abbinamenti che dovrebbero essere resi noti in seduta pubblica il 4 settembre».
Sodalizio presente in commissione ma anche al lavoro sulla nuova formazione dei facchini, con le new entry da inserire.
«Quest’anno sono dodici i nuovi facchini e la settimana prossima comunicheremo la formazione. 180 facchini a cui si aggiungono le guide, l'aiuto guide, lo staff medico, gli addetti al Trasporto, due fotografi e un cappellano per un totale di 230 persone».
Questo è un periodo di grande attività per il Sodalizio, quali sono le prossime iniziative?
«C’è il tradizionale appuntamento delle cene in piazza dal 22 al 25 agosto, poi con una nostra delegazione parteciperemo, già siamo stati a Nola, alle feste di Sassari e Palmi che fanno parte insieme a Viterbo della Rete delle Grandi Macchine a spalla, insignite del riconoscimento Unesco».
Questo 2023 è un anno di grandi festeggiamenti, ricorre sia il decennale del marchio Unesco che il 45ennale del Sodalizio, avete previsto degli eventi celebrativi?
«Per i 45 anni della fondazione abbiamo in programma a dicembre un grande evento, di cui forniremo i dettagli più avanti. Il decennale del riconoscimento Unesco sarà invece celebrato a Viterbo con una grande convention a ottobre. Un evento importante in cui prevediamo la partecipazione di tutte, o gran parte, delle realtà riconosciute come patrimonio immateriale.
Prosegue inoltre il tour internazionale della mostra 'Machine for peace' che, inaugurata a Betlemme il 4 aprile, ha toccato poi Praga e adesso sta facendo il giro delle 4 città della Rete. E' già stata a Nola, poi andrà a Sassari e Palmi e infine sarà esposta a Viterbo dal 22 agosto fino al 10 settembre.
La mostra partirà poi alla volta di Parigi, per i festeggiamenti del ventennale della fondazione della convenzione internazionale che nel 2003 ha dato il via alla lista del patrimonio immateriale Unesco».