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LADISPOLI – Per i cani non c’è alcuna possibilità di accedere in spiaggia con i rispettivi padroni. Il divieto è sancito da ben due ordinanze comunali di Ladispoli e Cerveteri firmate dai rispettivi sindaci (a Ladispoli vale tutto l’anno). Ma i cinghiali, sull’arenile, ci vanno praticamente tutti i giorni e continuano a mettere a repentaglio la sicurezza dei volatili e delle uova degli uccelli in via d’estinzione. In sostanza: le istituzioni fanno di tutto per tutelare l’avifauna migratoria della palude di Torre Flavia, ma nulla possono contro gli ungulati che sono sempre di più e si riproducono senza freni. Ormai il piano di cattura più volte annunciato con le trappole è fallito, o non è proprio mai iniziato. E l’arrivo della primavera non promette nulla di buono con migliaia di persone che si riverseranno sul litorale nord e dovranno convivere con gli animali selvatici. Un problema serio che nessun ente istituzionale, finora, è riuscito a risolvere dato che Regione, Città Metropolitana e Comune si sono sempre scaricate le responsabilità. L’incubo cinghiali non è finito. Ed è anche il quartiere del Miami ad essere preso d’assalto con gli animali selvatici che rovistano nei contenitori dei rifiuti in cerca di cibo e occupano persino le aree verdi dedicate ai bambini. Danni registrati persino nei giardini delle villette. Gli abitanti non ne possono davvero più e tornano a chiedere interventi. Anche l’altra notte un gruppetto di ungulati ha creato danni nei giardini come scritto pubblicamente da alcuni cittadini del Miami.
Nelle scorse settimane i cinghiali avevano occupato le strade del rione Caere Vetus approdando persino sotto al municipio e al dog park di via Firenze.
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