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Oltre 250 persone per la solidarietà a Sofia.
Sabato sera, nella sala della parrocchia di S. Maria delle Farine, tantissima gente per la cena di beneficenza organizzata dal Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa per aiutare la mamma della piccola Sofia, Evjia, ad acquistare un esocheletro meccanico e dinamico per permettere alla bambina di potersi muovere autonomamente. A coordinare tutta la serie di eventi di beneficenza per la causa della bimba la consigliera comunale del Pd di Viterbo Francesca Sanna che si è subito mossa, d’intesa con la consigliera Melania Perazzini, contattando tutte le principali associazioni benefiche di Viterbo.
Sofia ha una forma praticamente unica al mondo di delezione del primo cromosoma che incide molto sulle possibilità di movimento e sul camminare ma non sul resto delle capacità della bimba. E’ talmente unica la patologia di Sofia che non ha un nome ufficiale ma solo un lunghissimo numero per l’identificazione.
All’evento erano presenti il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini ed il Capo Facchino Sandro Rossi con i piatti preparati dal gruppo degli Amici del Sodalizio e portati in tavola dall’associazione Harley Davidson di Viterbo. La solidarietà di Viterbo non sta avendo limiti per Sofia: l’obiettivo è arrivare alla cifra di 40 mila euro per acquistare l’esoscheletro che è disponibile solo in Canada.
Nel mese di aprile sono già fissati un concerto con raccolta fondi presso la parrocchia di Santa Maria della Grotticella ed una cena di solidarietà alla parrocchia di Santa Barbara.
A maggio, invece, sono previsti una camminata nel centro storico di Viterbo organizzata da Viterbo runners che sarà coadiuvata da Archeotuscia ed una rassegna di pittura organizzata dal gruppo artistico “Freedart” e da Kyanos all’interno del chiostro della chiesa della Santissima Trinità di Viterbo.
Evija è arrivata a Viterbo dopo lo scoppio della crisi in Donbass, di cui è originaria, con Sofia appena nata.
Giunta a Viterbo le è stata diagnosticata questa rarissima patologia genetica che, per le sue caratteristiche, necessità di un macchinario dinamico che esiste solo in Canada. Per arrivare a tale scopo c’è stata, tra l’altro, una caccia alle uova benefica.
«L’evento è stato un grande successo sia di partecipazione che di incassi – dice il presidente del Sodalizio Facchini Massimo Mecarini – con la presenza della bambina che sicuramente ha dato una marcia in più a tutta la partecipazione. Speriamo che si possano raccogliere tutti i fondi per realizzare il sogno di Sofia. Il Sodalizio è sempre in prima linea quando c’è da fare beneficenza». «La cena è andata molto bene – dice Evija, la mamma di Sofia – mi è piaciuto tanto com’era organizzata. Sofia sta iniziando la fisioterapia e ringrazio tutti quelli che si stanno spendendo per questa causa». Intanto va avanti la solidarietà anche dalla piattaforma GofoundMe che, insieme alle iniziative messe in campo, è fondamentale per coprire i costi dell’esoscheletro ‘Trexo robotics’ per Sofia.
Fino ad ora si è a circa un terzo del cammino per raggiungere i 40 mila euro necessari per l’acquisto dell’esoscheletro e, i prossimi venti, saranno sicuramente decisivi per l’obiettivo.