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CERVETERI - Promessa mantenuta: la Consulta degli allevatori e degli agricoltori del territorio è pronta a diventare realtà. Mercoledì il primo incontro tra una rappresentanza degli agricoltori in presidio dal 5 febbraio scorso a Torrimpietra e l’amministrazione comunale etrusca. In prima linea il sindaco Elena Gubetti. Obiettivo: raccogliere le istanze del comparto e cercare di fare da tramite con gli enti sovracomunali (dalla Provincia al Governo centrale) per tentare di “smuovere le acque” e dare così delle risposte ad una categoria che da anni chiede interventi a tutela di uno dei principali settori del Paese.
«Ne faranno parte dieci agricoltori scelti tra quelli che si iscriveranno all’albo degli agricoltori del Comune di Cerveteri - hanno spiegato - al quale potranno accedere, al momento, solo gli agricoltori residenti nel comune etrusco o comunque chi è proprietario di terreni di cui una buona parte è all’interno dei confini comunali».
Ma prima di ufficializzare il tavolo istituito mercoledì, si attende ora il passaggio in consiglio comunale. Solo dopo l’ok della massima assise cittadina se ne potrà decretare la costituzione vera e propropria.
«Speriamo che anche gli altri comuni - hanno commentato gli agricoltori - intervengano in questo senso».
Intanto nella giornata di ieri proprio gli agricoltori del territorio sono stati protagonisti del convegno “Valorizzare il sistema agricolo tra identità ed eccellenze enogastronomiche di Roma” organizzato alla Biblioteca Fabrizio Giovenale a Roma su iniziativa dell’onorevole Fabrizio Santori, consigliere segretario dell’Assemblea Capitolina. Obiettivo: la valorizzazione del territorio di Roma e del Lazio, al fine di promuovere la produzione di prodotti di qualità con il marchio “Roma”, nonché la valorizzazione del “Made in Italy” e dei settori agroalimentare e turistico della città, ponendo al centro il dialogo tra i vari attori, istituzionali e non. Ed è proprio all’iniziativa che il ladispolano Gianfranco Fioravanti ha avuto la possibilità di illustrare tutte le difficoltà del settore. Tra i vari interventi, anche se purtroppo avvenuto quasi alla fine dell’iniziativa (con diversi degli intervenuti “principali” che avevano già lasciato la sala per altri impegni).
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