SANTA MARINELLA – Continua la disputa a distanza tra il sindaco Tidei e il capo gruppo di opposizione Domenico Fiorelli. Dopo le esternazioni del leader della minoranza, il primo cittadino risponde per le rime. “La sua crociata contro l'auto blu diventata una sorta di ossessione degna di un complottista da social network – dice Tidei - continua a produrre risultati esilaranti. Un biglietto anonimo, una foto senza data, una narrazione degna di un filmetto di serie zeta. E Fiorelli ci crede, ci crede davvero. L'auto, per inciso, era utilizzata dopo impegno istituzionale prolungato oltre il prevedibile. Ma la verità, si sa, è un dettaglio trascurabile per chi è impegnato in una caccia alle streghe da operetta. La mozione di sfiducia? La sua comica finale, un'autentica Waterloo politica. Un voto solo voto contro, e Fiorelli anziché riflettere sul suo isolamento, si lancia in improbabili interpretazioni del Tuel, ignorando persino i pareri più elementari. Un consiglio, la prossima volta, prima di citare leggi e regolamenti, magari li legga il link che può aiutarlo. E poi, questa storia della regolarità del consiglio, contestata con sei giorni di ritardo, solo dopo che si è accorto di essere rimasto solo. Un tentativo patetico di giustificare un'assenza che ha svelato la sua incapacità di costruire una vera opposizione. Il segretario comunale ha definito inammissibile la richiesta di indagine di Fiorelli. Inammissibile proprio come le sue accuse, le sue narrazioni, la sua intera strategia politica. Una decisione di un'autorità neutrale che getta un'ombra significativa di dubbio sulla validità delle sue accuse. Lui, che si aggrappa a cavilli inesistenti come un naufrago a una tavola marcia. Fiorelli non è un politico ma solo un'eco lontana di un'ambizione mal riposta. Parla di dovere istituzionale, ma la sua è una solitaria e sterile battaglia, priva di consenso e di credibilità. Forse è tempo che abbandoni la sua personalissima guerra e si dedichi a qualcosa di più costruttivo”.

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