S. MARINELLA - In tantissimi hanno partecipato al primo appuntamento con il ciclo di conferenze del cartellone Santa Marinella Estate Cultura, organizzato dal Polo Museale, in collaborazione con il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite e Coopculture, L’incontro, intitolato “La Dea e il Re del Bosco”, si è tenuto, come oramai da tradizione da tanti anni, nel Cortile delle Barrozze, presso il castello di Santa Severa, che è anche sede del Museo Civico del Mare e della Navigazione Antica. A parlare di archeologia e storia antica è stato il prof. Paolo Carafa, ordinario di Archeologia della Sapienza di Roma, che ha proposto in relazione agli studi in corso sul famoso santuario di Diana Nemorense presso il Lago di Nemi. Alla conferenza erano presenti l’assessore alla cultura Gino Vinaccia, la delegata al castello Paola Fratarcangeli, che hanno portato i saluti del sindaco Pietro Tidei e dell’amministrazione comunale. “Il successo che sta riscuotendo ogni sera il programma Santa Marinella Estate Cultura – dice l’assessore Vinaccia - è il risultato del lavoro sinergico dell’assessorato e dei due importanti poli culturali della nostra città, la biblioteca civica e il Museo del Mare e della Navigazione Antica. Venerdì sera abbiamo dato avvio al ciclo di conferenze, che si svolgeranno fino alla fine di agosto. Ricercatori, studiosi ed archeologi ci racconteranno dei risultati dei loro studi, delle curiosità e delle scoperte di importanti reperti venuti alla luce nel territorio. Invito cittadini e turisti a seguire i prossimi appuntamenti”. “Sono felice di aver dato avvio, con l’assessore, agli appuntamenti del Polo Museale e del Gatc, il gruppo di archeologi volontari che in questi giorni ha festeggiato 25 anni dalla fondazione e senza il quale molte iniziative in questi anni non sarebbero state possibili- ha affermato la Fratarcangeli- voglio inoltre ringraziare il professor Carafa, ordinario di Archeologia Classica e protettore per i beni archeologici dell’Università La Sapienza di Roma e il direttore del Museo Flavio Enei, per averci guidato nella storia dell’importante sito di Nemi, delle sue storie e dei personaggi che vissero in quei luoghi”. Ad assistere con grande attenzione all'interessante racconto un centinaio di persone, amanti ed appassionati di archeologia e tante persone curiose di approfondire la conoscenza della storia antica.