Un ulteriore passo verso il 3 settembre. Quello di ieri è sicuramente il più significativo a livello simbolico: il montaggio della Macchina a San Sisto.

Tanta emozione ma anche la sensazione di dover salutare una vecchia amica con cui si sono condivisi momenti lieti e periodi bui.

Gloria, la creazione di Raffaele Ascenzi, giunge all'ultimo Trasporto. Il settimo.

«No, è il nono» tiene a sottolineare l'ideatore che, giustamente, come anni di vita della sua creatura conteggia anche quelli in cui non è potuta transitare per il centro di Viterbo a causa della pandemia.

Nessuna miglioria è stata apportata perché «la Macchina l'anno scorso era perfetta. Vedo che da sola migliora, anche nel 2022 non abbiamo fatto grandi cose. Dirò una banalità: però un po' di polvere, un po' di faretti invecchiati hanno alimentato la sua bellezza. Perché l'anno scorso era davvero perfetta quindi ho detto a Vincenzo Fiorillo (il costruttore ndr.) di non toccarla».

Anzi, la patina e la suggestione dei Trasporti passati secondo Ascenzi «la renderà ancora più bella dell'anno scorso. Credo che questo processo d'invecchiamento poi arrivato al culmine della sua vita l'abbia resa assolutamente perfetta per come era il progetto».

Vedere Gloria prendere forma, anche se per l'ultima volta, è comunque «sempre una grande gioia. Riempie gli occhi».

«Io sono molto innamorato di questa Macchina, - confessa visibilmente emozionato - sono stato ricompensato anche dall'affetto di gran parte dei viterbesi perché ho notato che è un modello che sta entrando nel cuore. Già in vita le hanno dimostrato il loro affetto ma poi quando non ci sarà più il legame con questa Macchina sarà ancora più forte, collegato anche a questo tempo. Un tempo difficile che abbiamo vissuto, attraversato con il Covid che non ci ha permesso di portare la Macchina. Un fatto storico che era successo solo in occasione della seconda guerra mondiale e i viterbesi quindi si ricorderanno questo periodo. Si ricorderanno Gloria - conclude Raffaele Ascenzi - e assoceranno il suo nome a una vittoria, a una rinascita».

Così come ieri pezzo dopo pezzo l'assemblaggio ha visto risorgere la sua Macchina, la cui sommità è stata 'incoronata' dalla statua di Santa Rosa.

Gloria è pronta per tornare a svettare sui palazzi e per protendersi verso il cielo di Viterbo. E la città è pronta, domenica 3 settembre, a trepidare per il suo ultimo Trasporto.

E il giorno successivo la commissione esaminatrice renderà noti l'ideatore e la nuova struttura che debutterà nel 2024 e che potrà essere di grande richiamo per attrarre a Viterbo turisti e pellegrini in occasione del Giubileo 2025.