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CERVETERI – Non solo incendi appiccati da piromani senza scrupoli che stanno creando danni in molte zone. Nel territorio etrusco i residenti devono fare i conti anche con i roghi tossici notturni per colpa di chi continua a bruciare rifiuti, soprattutto plastica. Un fenomeno che si accentua in alcuni periodi piuttosto che in altri e che ora, proprio in questi ultimi giorni, sta creando disagi agli abitanti considerato che per il caldo tengono ancora le finestre aperte. Un incubo in alcune aree come segnalato dagli stessi cittadini stanchi ormai di dover convivere con l’odore acre e l’aria irrespirabile. «Praticamente tutte le sere – scrive pubblicamente il signor Ivan sul gruppo Facebook di Cerenova-Campo di Mare – c’è una puzza di bruciato in via Cuma. Si sente un forte odore di plastica e nell’ara si sprigiona diossina». Sarebbero rifiuti particolari che al contrario dovrebbero essere smaltiti in discarica o nei centri specializzati. Allarme lanciato anche in via Fontana Morella a ridosso della statale Aurelia. «Un fenomeno che va avanti da tanto tempo – si accoda Fabio, residente – bisognerebbe attivare le forze dell’ordine e le guardie zoofile». Un nodo irrisolto quello dei rifiuti incendiati già tante volte segnalato dai comitati di zona di Cerveteri e Ladispoli. In quest’ultima città in particolar modo si era attivata l’associazione del quartiere residenziale Miami ottenendo maggiori controlli da parte di chi di competenza dopo l’esposto presentato in Procura a Civitavecchia.
I residenti tornano ad invocare l’utilizzo di droni per beccare gli incivili cronici che creano anche problemi di inquinamento. Nelle frazioni Boietto e Monteroni in diverse occasioni vennero persino incendiati cumuli di sporcizia e barattoli di latta. Indagini avviate in quel caso dalla Polizia locale di Ladispoli. Sempre ai Monteroni i carabinieri della compagnia di Civitavecchia erano riusciti ad individuare un agricoltore e a denunciarlo.
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