Questa mattina il questore di Viterbo Fausto Vinci si è recato nella sede della diocesi di Viterbo per consegnare al vescovo Orazio Francesco Piazza una bottiglia dell’olio proveniente dal giardino della memoria di Capaci per essere consacrato durante la celebrazione della santa messa crismale. La settimana scorsa lo stesso evento ha avuto luogo nella diocesi di Civita Castellana dove l’olio è stato consegnato al vescovo Marco Salvi da Rosa Angelo, vicaria del questore di Viterbo.

L’iniziativa, di comune intesa tra la polizia di Stato e la Conferenza episcopale italiana, nasce nella ricorrenza del 31esimo anniversario delle stragi mafiose di Capaci e via D’amelio, dove hanno perso la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e i poliziotti incaricati della loro tutela Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina ed Emanuela Loi, e del 30esimo delle stragi di Cosa nostra a Firenze, Roma e Milano. 

Nel luogo dove è avvenuta la tremenda esplosione del 23 maggio 1992, in particolare dove l’auto con i tre agenti di scorta fu catapultata, oggi sorge un giardino curato dall’associazione Quarto Savona 15, che corrisponde alla sigla radio di quell’equipaggio, animata dalla vedova del caposcorta Tina Montinaro. Su questo terreno insistono diverse piante di ulivo, ciascuna dedicata a una persona delle istituzioni caduta per mano mafiosa.

Anche quest’anno l’associazione ha provveduto a raccoglierne i frutti e ricavarne un certo quantitativo di olio. La distribuzione del frutto, nato dalla terra bagnata dal sangue dei martiri della giustizia, in tutte le diocesi italiane in prossimità delle festività pasquali rappresenta un segnale di pace e di speranza importante per tutto il paese.