Il trend di incidenza del batterio della legionella nella Tuscia è nella norma e con valori inferiori rispetto alla media nazionale e del centro Italia. E’ quanto emerso dall’incontro in Prefettura che si è tenuto ieri, richiesto dal sindaco di Civita Castellana, Luca Giampieri, e dal Commissario straordinario di Asl Viterbo, Egisto Bianconi, alla presenza del dirigente responsabile del Servizio igiene e sanità pubblica del Dipartimento di prevenzione, Silvia Aquilani, per un’analisi relativa ai casi di legionella recentemente verificatisi nella Tuscia. L’approfondimento ha riguardato i dati 2023-2024, confrontati con quanto certificato per l’anno 2022.
In un’ottica puramente precauzionale, nei comuni interessati è stato comunque attivato un attento monitoraggio da parte del Dipartimento di Prevenzione, con la collaborazione dell’Arpa Lazio e delle competenti strutture di Talete. A margine dell’incontro, la Asl ha sottolineato l’importanza di un richiamo d’attenzione da parte delle amministrazioni comunali nei confronti delle strutture ricettive e socio-assistenziali presenti nei rispettivi territori affinché vengano attuate le misure di prevenzione previste dalla normativa. L’Asl si è riservata di valutare l’opportunità di predisporre un eventuale vademecum da diffondere alla popolazione con semplici accorgimenti quotidiani per ridurre potenziali rischi nelle abitazioni private.