TARQUINIA – Adesso c’è anche la data. Il 15 maggio il supermercato Ingrande di Tarquinia chiude definitivamente i battenti per decisione dell’azienda ‘’Distribuzione Roma Coop’’ che lo ha comunicato oggi a lavoratori e sindacati.
Da domani partono gli sconti del 50% per svuotare tutti gli scaffali del supermercato situato alla zona artigianale. La conferma è arrivata dagli stessi lavoratori di Tarquinia, diciannove, costretti a rimanere senza lavoro dopo oltre un anno di trattative con la società stessa che aveva però sempre garantito una soluzione in favore del mantenimento dei posti di lavoro.
Il provvedimento di mobilità riguarda ben quattro punti vendita che fanno capo a ‘’Distribuzione Roma Coop: oltre a Tarquinia, anche Ciampino, Anagni ed Ariccia, per un totale di 80 lavoratori senza più un posto di lavoro. Per il 17 maggio è previsto un altro incontro tra lavoratori e vertici d’azienda nell’ambito del quale saranno comunicate le ultime direttive sulla chiusura. “Consegneranno una busta a ciascuno di noi – spiegano i dipendenti del supermercato di Tarquinia - e ognuno saprà se resterà a casa retribuito fino al 75esimo giorno di mobilità o se verrà spostato in altro punto vendita per poi essere licenziato”.
Una eventualità che assolutamente non vogliono prendere in considerazione i sindacati Cgil, Cisl e Uil che stamane hanno affrontato a Viterbo l’argomento, lanciando un forte appello a Unicoop Tirreno che detiene il 12,14% di Distribuzione Coop Roma. Un appello accorato affinché provveda a riassorbire i lavoratori in mobilità. I sindacati si sono dati appuntamento con i vertici aziendali per altri due incontri, 13 e il 18 maggio, per concertare una soluzione condivisa.
“A Tarquinia sono state raccolte 1.300 firme – ha detto Donatella Ayala (Cgil) - le porteremo all’attenzione del presidente Nicola Zingaretti. I lavoratori non possono essere visti dall’azienda come numeri. Sono persone, hanno una famiglia da mantenere. Vediamo cosa succederà il 13 e 18 e da lì capiremo quale sarà la strada da prendere”.
“Il nostro obiettivo – ha detto Elvira Fatiganti (Uil) – è ricollocare tutti gli 80 dipendenti, anche se non è facile. Il punto vendita di Tarquinia è quello messo peggio per via della maggiore distanza da Roma”.
“Ci siamo mossi per tempo e fin dall’inizio quando la società ha assorbito il punto vendita Ingrande – ha spiegato inoltre Fortunato Mannino (Cisl) –, l’azienda ha sempre sostenuto che non ci sarebbe stata nessuna ripercussione per i lavoratori. Magari non nello stesso territorio, ma che sarebbero stati ricollocati. Oggi invece scatta la mobilità. Abbiamo chiesto un tavolo con Unicoop che non è estranea, essendo socia di minoranza. Chiediamo il supporto delle forze politiche e parlamentari regionali, uno sforzo ulteriore per evitare la perdita posti di lavoro”.
I sindacati, in linea con i lavoratori, hanno anche rimarcato il forte calo delle vendite subito dopo l’acquisizione di Ingrande da parte di Distribuzione Roma Coop, risalente a tre anni fa: “Ultimamente – ha osservato Mannino – abbiamo visto medesimi prodotti venduti a prezzi diversi. Ingrande più alti, rispetto all’altro punto vendita Coop presente a Tarquinia, come dimostrano i volantini. Il fatturato negli ultimi tre anni è calato del 70%. Probabilmente l’intenzione era proprio arrivare alla chiusura del punto vendita acquisito”. (a.r.)