«Viterbo capitale politica del sistema agricolo nel Lazio, ma anche capitale concreta per operatività».

La definizione è del ministro alle Politiche agricole e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida in città per l’inaugurazione della sede territoriale dell’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei progetti agroalimentari, sita al Palazzaccio in via del Collegio. Struttura messa a disposizione dalla Provincia.

Al taglio del nastro è seguito un affollato incontro presso la sala Benedetti di Palazzo Gentili, dove il titolare dell’Agricoltura, oltre a sottolineare il luogo scelto per l’apertura dell’ufficio che «rivitalizza un ambito che è quello del centro storico», ha evidenziato come il nostro Paese sia all’avanguardia in materia di controlli sulla qualità.

Tanto che «i nostri carabinieri girano il mondo per insegnare come si fanno i controlli. Siamo più piccoli rispetto ad altri Paesi con cui non possiamo competere sulla quantità, ma siamo i primi al mondo nel controllo della qualità».

«Viterbo - ha proseguito il ministro - ha una prospettiva di crescita nel turismo ma anche margini in agricoltura, nel segno della qualità. Per questo sta diventando la capitale simbolo dell’agricoltura nel Lazio».

A fare gli onori di casa, il presidente della Provincia Alessandro Romoli che dopo aver dato il benvenuto «all’autorevole ministro» ha affermato: «Con l’apertura dell’ispettorato stiamo scrivendo una pagina importante per il territorio. L’Icqrf è punto di riferimento importante per la tutela e la salvaguardia dei prodotti agricoli di qualità, non solo per il Viterbese ma anche per i territori limitrofi».

L’assessora Elena Angiani, esperta in sicurezza alimentare, è intervenuta in rappresentanza dell’amministrazione Frontini rimarcando l’importanza della presenza dell'ispettorato a Viterbo anche a fronte «dell’eccessiva burocratizzazione del settore in questi ultimi anni» per poi annotare come «le attuali regole dell’Unione europea in materia ricalchino in parte le nostre normative nazionali risalenti al 1962».

Il presidente della commissione Ambiente alla Camera Mauro Rotelli, dopo aver posto l’accento «sulla vicinanza che il governo e il dicastero dell’Agricoltura hanno dimostrato a Viterbo e alla Tuscia in questi 18 mesi», ha sottolineato alcune proposte che interessano particolarmente il settore agricolo del nostro territorio. «Il bando per due filiere, quella della frutta in guscio e del kiwi rosso, e l’arrivo del decreto Siccità, è stato nominato commissario straordinario dell’acqua, e del varo definitivo del decreto Agricoltura per la moratoria sugli impianti a terra del fotovoltaico».

All’incontro in sala Benedetti ha partecipato anche Felice Assenza, capo dipartimento Icqrf.

«La sede a Viterbo è stata aperta su indicazione del ministro Lollobrigida. Ed è la terza inaugurata nel giro di 18 mesi. All’interno c’è anche l’ufficio relazioni con il pubblico. L’obiettivo è creare un presidio utile non solo agli agricoltori ma a tutti i cittadini».

All’incontro con il ministro hanno presenziato, tra gli altri, il prefetto Gennaro Capo, i consiglieri regionali Daniele Sabatini e Giulio Zelli, la candidata FdI per Viterbo alle Europee Antonella Sberna, diversi sindaci e amministratori del territorio, oltre ai vertici provinciali di carabinieri e guardia di finanza.

Nella giornata dedicata alla Tuscia, Lollobrigida si è poi recato nel territorio di Nepi per un incontro con oltre 200 persone, tra agricoltori e pastori, a cui è seguito un momento conviviale in una delle più grandi aziende agricole del settore caseario.