LADISPOLI - Svegliarsi la mattina e scoprire di dover iniziare la settimana senza un filo d’acqua. È l’amara sorpresa avuta nella giornata di oggi dai residenti della città balneare. Dalle vie del centro città (via Fiume, via Napoli, via Livorno) fino ad arrivare ai quartieri più periferici come ad esempio il Messico e il Cerreto, i rubinetti erano completamente a secco. Chiamata Acea le risposte ottenute sono state vaghe con tempi di intervento non molto chiari: «Hanno detto che effettueranno un sopralluogo “in giornata”», è quanto gli utenti si sono sentiti rispondere, come testimoniato dai diversi messaggi sui social. «Pagare quasi mille euro odi acqua l'anno per non riuscire a farsi una doccia "degna di questo nome" da cinque anni è davvero irritante», è lo sfogo della signora Tiziana che punta i riflettori non solo sulla gestione Acea (subentrata da un paio di anni alla Flavia Servizi, la municipalizzata del comune) ma anche sulle condizioni delle condotte idriche cittadine e sull'aumento della popolazione. Tre fattori che, se messi insieme, potrebbero essere i veri artefici dei continui disagi idrici in città. Un problema, quello dell'assenza di acqua o di una pressione tanto insufficiente da non consentire l'accensione della caldaia, che si verifica in gran parte dell'anno. «Nei periodi di vacanza - prosegue - diventa un dramma». «Per tutti i disagi non dovremmo pagare un mese di bolletta», le fa da eco la signora Emanuela.
A parlare di un «fatto grave», quello accaduto nella giornata di ieri, è anche il consigliere d'opposizione Fabio Paparella. «Ma che neppure l'amministrazione sia stata in alcun modo informata del disservizio - aggiunge - è ancora più inaccettabile». Da qui l'appello agli amministratori di palazzo Falcone: «Deve tutelare i cittadini che pagano bollette sempre più salate, affinché Acea smetta di vessarli con disservizi continui e mai comunicati». «Sono mesi che da una parte stiamo sollecitando il gestore idrico a intervenire e dall’altra stiamo ponendo delle soluzioni alle problematiche, ma finora abbiamo avuto ben pochi riscontri e i cittadini sono sempre più esasperati», ha detto intanto il delegato al servizio idrico Filippo Moretti che ha annunciato l’invio di una ulteriore missiva, a firma del sindaco, ad Acea per segnalare le criticità del servizio idrico di Ladispoli. Sollevata anche la questione della non potabilità dell’acqua per Olmetto e Monteroni. «Tutti gli interventi che abbiamo ripetutamente proposto su Pozzo Statua per risolvere i problemi di potabilità della zona Olmetto-Monteroni sono caduti nel vuoto. Le importanti criticità che stiamo riscontrando generano grandissimi disservizi a carico dei cittadini, prima fra tutto l’incertezza sugli interventi di manutenzione sulle condotte idriche e in particolare per le rotture. Siamo anche in apprensione per la fornitura idrica durante l’estate visto il prevedibile forte incremento della popolazione, per questo abbiamo sollecitato nuovamente il gestore ad adottare le misure opportune per potenziare la portata».

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