CIVITAVECCHIA – A soli 17 anni, Manila Esposito è entrata nell'élite dello sport mondiale con una grinta e una determinazione che hanno sorpreso tutti, e non solo gli appassionati di ginnastica. Classe 2006, è stata la più giovane atleta della spedizione azzurra a partecipare alle Olimpiadi di Parigi, e non solo ha fatto il suo debutto sul palcoscenico sportivo più importante del mondo, ma è tornata a casa con due medaglie al collo, un'impresa che ha scritto il suo nome nella storia dello sport italiano.

Un esordio eccezionale per la ragazza cresciuta nella palestra dell’As Gin, sotto la guida attenta della sua allenatrice Camilla Ugolini, oggi sua prima tifosa sugli spalti, e dell’allenatore Marco Massara. È in questa palestra che Manila ha costruito la base del suo successo, con ore e ore di allenamenti quotidiani, con sacrifici suoi e della sua famiglia, per inseguire un sogno che si è rivelato più grande di qualsiasi previsione.

Determinata e con un incredibile autocontrollo. Consapevole delle sue capacità ma altrettanto cosciente del palco che l’avrebbe vista gareggiare.

Manila Esposito, of Italy, celebrates after winning the bronze medal during the women's artistic gymnastics individual balance beam finals at Bercy Arena at the 2024 Summer Olympics, Monday, Aug. 5, 2024, in Paris, France. (AP Photo/Francisco Seco) Associated Press/LaPresse
Manila Esposito, of Italy, celebrates after winning the bronze medal during the women's artistic gymnastics individual balance beam finals at Bercy Arena at the 2024 Summer Olympics, Monday, Aug. 5, 2024, in Paris, France. (AP Photo/Francisco Seco) Associated Press/LaPresse
Manila Esposito, of Italy, celebrates after winning the bronze medal during the women's artistic gymnastics individual balance beam finals at Bercy Arena at the 2024 Summer Olympics, Monday, Aug. 5, 2024, in Paris, France. (AP Photo/Francisco Seco) Associated Press/LaPresse (APS)

Così si è presentata Esposito, davanti alle tv mondiali, in un’arena gremita e a tratti silenziosa, ad accompagnare ogni volteggio. Alle Olimpiadi di Parigi, nonostante la pressione di rappresentare il proprio Paese e di essere la più giovane della squadra, Manila - arrivata con al collo già quattro ori agli Europei 2024 disputati a Rimini - ha dimostrato una calma e una concentrazione degne di una veterana. Doti che hanno contribuito a raggiungere un risultato incredibile.

Insieme alle compagne di squadra Alice D’Amato, Angela Andreoli, Giorgia Villa ed Elisa Iorio conquista l’argento, entrando nella storia della ginnastica. Ma non basta. Perché nelle gare individuali la stessa Manila Esposito sale di nuovo sul podio: è bronzo nella trave. Ha tirato fuori tutta se stessa, il lavoro di questi anni, la capacità tecnica e l’eleganza, la concentrazione e la voglia di dare il meglio: e si è visto tutto in quei soli 10 centimetri di una trave alta 1.25 metri da terra. L’oro è dell’altra “fatina” Alice D’Amato. Dietro di loro Simone Biles, la numero uno al mondo, modello per tutte. Ma anche le dee cadono. E così le italiane hanno messo in campo il meglio per raggiungere un podio storico.

«Voglio ringraziare tutti voi che siete qui oggi e chi mi ha seguito da casa ed è rimasto attaccato alla televisione per seguirmi – ha detto Manila all’aula consiliare del Comune di Civitavecchia, durante la cerimonia di premiazione insieme agli altri due atleti locali che hanno raggiunto grandissimi risultati come Daniele Benedetti nel windsurf e Lorenzo Ballarati nel nuoto – in tanti mi hanno fermato in strada per ringraziarmi delle emozioni che ho fatto vivere. Anche per me è stata una grandissima emozione. Voglio ringraziare chi in questi anni mi è stato vicino e mi ha sostenuto. Dietro questo sport e queste medaglie ci sono ore di lavoro e tanti sacrifici. Ma è uno sport bellissimo che consiglio a tutti».

La giovane età di Manila non le ha impedito di capire quanto sia importante la disciplina in uno sport tanto complesso e competitivo, e questa consapevolezza ha fatto la differenza. Dietro a questo straordinario successo non c'è solo il talento naturale, ma anche il lavoro instancabile di una famiglia che ha sempre creduto in lei. I genitori di Manila l'hanno supportata in ogni passo del suo percorso, affrontando le difficoltà logistiche ed economiche che comporta l'allenamento di un'atleta d'élite. Non le è mai mancato nulla, come ha più volte raccontato mamma Margherita che, insieme a tutta la famiglia l’ha sempre sostenuta senza metterle pressione. La sua determinazione è stata il motore di tutto. Camilla Ugolini, la sua allenatrice, è stata una figura fondamentale in questo percorso. Ha visto Manila crescere, non solo come ginnasta, ma come persona, accompagnandola nei momenti difficili, nei giorni in cui il peso degli allenamenti sembrava insostenibile, e in quelli in cui le sconfitte minacciavano di minare la sua fiducia. Ha sempre visto in Manila un talento naturale, certo, ma è stata la sua capacità di non arrendersi mai, anche di fronte agli ostacoli più grandi, a renderla davvero speciale. Ora, con il futuro davanti a sé, Manila è già al lavoro per le prossime sfide. Nonostante i riflettori siano puntati su di lei, la giovane ginnasta continua ad allenarsi con la stessa dedizione di sempre, consapevole che il percorso è ancora lungo e che, per rimanere al top, sarà necessario un impegno costante. Ma se c'è una cosa che Manila ha dimostrato al mondo, è che la sua età non è un limite, ma una risorsa. Ha già dimostrato di poter competere con le migliori al mondo e la strada è ancora lunga.

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