Tre tipologie di temi con sette tracce. Con la prima prova di italiano ha preso il via oggi l’esame di maturità per 2580 studenti della Tuscia. Le tracce hanno riguardato per la tipologia “A” (analisi di un testo poetico o di prosa) il brano di Luigi Pirandello “Quaderni di Serafino Gubbio operatore” e la poesia “Pellegrinaggio” di Giuseppe Ungaretti. Per la tipologia “B” (analisi e produzione di un testo argomentativo): testo preso da “Storia d’Europa” dello storico Giuseppe Galasso con l’invito dei candidati a proprie considerazioni sul rischio di guerra atomica; un testo di Maria Agostina Cabiddu sull’importanza della Costituzione italiana nell’analisi di contesti di crisi internazionali e l’importanza di “Riscoprire il silenzio” da un testo della giornalista Nicoletta Polla-Mattiot. La tipologia “C”, invece, ha riguardato l’analisi critica su tematiche di attualità: le tracce sono state su “Elogio dell’imperfezione” di Rita Levi Montalcini e “Profili, selfie e blog” di Maurizio Caminito.

Sara dell’Istituto Rousseau di Viterbo dice che «ho fatto il tema sull’elogio dell’imperfezione perché per me è molto importante caratterizzando molte persone nel mondo attuale. Le altre tracce non rispecchiavano i miei interessi». Eleonora sempre del Rousseau dice che «ho scelto la traccia sul diario e i social perché scrivere su questi mezzi è molto diffuso. Ho scritto che reputo molto importante avere un diario e il disagio che ha comportato l’affermazione dei social. Che hanno rovinato la comunicazione tra di noi: molto spesso le persone scrivono sui social determinate cose e pensieri che per me non andrebbero scritti». Pietro sempre del Rousseau spiega che «ho fatto la traccia che parlava della guerra fredda e dei conflitti in generale. Ho trattato sull’equilibrio del terrore che è stato utilizzato per non scatenare una guerra mondiale tra Unione Sovietica e Stati Uniti. Ho scelto questa traccia perché avevo studiato questi argomenti». Federico del liceo Scienze umane “Santa Rosa” ha scelto la traccia sull’imperfezione «perché - ha spiegato - c’erano più cose su cui argomentare. Sono partito dall’etimologia di alcune parole fulcro dell’argomento mettendo, poi, mie riflessioni. Gli autori proposti sono sempre gli stessi, potevano essere più originali».

Lena del Magistrale Santa Rosa indirizzo musicale precisa che «ho scelto il tema sull’importanza del silenzio perché sono musicista e mi rispecchiava questa traccia. Ho scritto quando si deve parlare e quando è meglio attuare il silenzio. Erano interessanti anche le tracce su Ungaretti e Pirandello». Emanuele sempre del liceo musicale ha scelto la traccia su profili, selfie e blog perché «ho un interesse critico sull’autore, ho scritto secondo vari schemi e, partendo dal titolo, ho detto le mie opinioni personali con la critica a ciò che non mi quadrava dell’autore». Francesca del liceo classico Buratti di Viterbo ha scelto anche lei la traccia dei blog: “I temi sui poeti e la guerra fredda non mi prendevano, ho messo per ogni paragrafo i titoli, quindi introduzione, tesi e antitesi. Potevano uscire tracce migliori”. Arianna del liceo linguistico Buratti conferma il successo del tema sul diario «con il confronto tra quello classico e quello digitale. Ero indecisa sulla traccia del silenzio ma, alla fine, mi ha preso l’altra». Rita sempre del linguistico Buratti è un’eccezione perché «ho scelto la traccia su Pirandello in quanto faccio teatro da quando ero piccola. Poi si parlava di un tema di attualità che ho letto anche da altri autori. Ho fatto l’analisi che veniva richiesta con le domande proposte sul progresso e arricchito con i contributi sul tema di altri scrittori. Ho scritto del problema delle macchine che sostituiscono l’uomo e, invece, dovrebbero essere al suo servizio».