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Un viterbese di 36 anni, coinvolto nella maxi rissa al Sacrario avvenuta il 26 aprile scorso e che ha patteggiato la pena a otto mesi di reclusione, è finito ai domiciliari. L’uomo era stato arrestato in flagranza di reato insieme a due altri individui, il 33enne Alessio Denocenti e il 47enne, Hosseini Mohammad, dopo un intervento tempestivo delle pattuglie del Nucleo operativo e radiomobile e della polizia. La rissa, scaturita per motivi banali, aveva visto coinvolti due nuclei familiari e si era rapidamente trasformata in un episodio di violenza incontrollata. Le forze dell’ordine, allertate da un privato cittadino, avevano fermato i protagonisti dell’incidente, recuperando e sequestrando strumenti usati durante la colluttazione, tra cui un martello da carpentiere e una mazza da baseball.
L’episodio aveva assunto toni particolarmente gravi quando uno dei partecipanti aveva cercato di investire deliberatamente con il proprio veicolo uno dei suoi avversari, un giovane coinvolto nella rissa. Le indagini condotte dal nucleo operativo e radiomobile avevano determinato che l’uomo arrestato dovesse essere sottoposto a detenzione domiciliare. La violenza di quella serata aveva richiamato l’attenzione delle forze dell’ordine, che avevano garantito un intervento rapido, considerando la frequentazione quotidiana della piazza da parte di molti cittadini viterbesi, in particolare nell’area del Sacrario, che è un punto nevralgico del centro cittadino.