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La mega discarica da 60mila tonnellate annue di rifiuti plastici ad Arlena di Castro è stata ieri al centro di una riunione convocata in Provincia dal presidente Alessandro Romoli.
Incontro rivolto ai primi cittadini del Comune interessato e a quelli limitrofi al territorio che ospiterà l’impianto. Oltre al sindaco Publio Cascianelli di Arlena, erano presenti Giuseppe Cesetti di Canino, Ermanno Nicolai di Tessennano, Fabio Bartolacci di Tuscania, Emanuela Socciarelli di Montalto ed Edoardo Giustiniani di Cellere.
Bartolacci, primo cittadino di Tuscania, qualche giorno fa era intervenuto sulla vicenda anche come vice coordinatore della Lega.
In merito all’incontro, Bartolacci dichiara: «Nessun sindaco presente si è espresso a favore della discarica. Ad eccezione di quello di Arlena, che ha votato favorevolmente in consiglio comunale per realizzarla e di conseguenza favorevole anche in conferenza dei servizi».
Nella riunione di ieri «si è ampiamente discusso sulle motivazioni per le quali siamo contrari. Contrarietà dettata anche da tutta una serie di mancate concertazioni e di approfondimenti con il territorio, con i sindaci e con la popolazione» spiega.
Al termine della discussione «è stato deciso che sarà convocato un consiglio provinciale ad hoc, aperto ai sindaci del territorio, intorno al 20 giugno, o subito dopo».
Bartolacci tiene poi a sottolineare che «mi ha fatto piacere che anche il presidente Romoli abbia espresso l’intenzione di far votare contro la realizzazione della discarica anche l’amministrazione provinciale. Un bel passo».
Nell’assemblea di Palazzo Gentili si cercherà di raggiungere un accordo corale da un punto di vista politico «finalizzato a sensibilizzare la Regione affinché valuti l’opportunità di revocare o far revocare l'autorizzazione alla realizzazione della discarica».
E qualora «la politica non ottenga risultati, ci sono le azioni giudiziarie. Come il ricorso al Tar» conclude Fabio Bartolacci. Tra i contrari alla realizzazione del mega impianto in località Banditaccia anche Ermanno Nicolai, sindaco di Tessennano.
«Sono contrarissimo ma, quando la legittimazione giuridica permette di fare attività e operazioni così di natura tecnica, dirsi contrari o favorevoli poco cambia. Bisognerebbe avere delle motivazioni da addurre oppure conoscere tecnicamente come fare in modo che questa cosa non avvenga». Il sindaco di Tessennano amplia poi il ragionamento, ponendo l’accento sulla programmazione. «Oggi il problema è Arlena, domani potrebbe essere un altro Comune. Non si può di volta in volta agire sempre in termini di post emergenza. Bisognerebbe fare un’azione collettiva a livello territoriale, non solo nell'ambito dei rifiuti ma anche per tutti gli impianti di energia rinnovabile, per la parte che riguarda le indagini per la geotermia» rimarca.
«Al momento - conclude Nicolai - sarebbe opportuno attendere i prossimi giorni. Che ci sia un chiarimento in seno al Consiglio provinciale e vedere anche come si esprimeranno i Comuni individualmente presso ogni consiglio comunale».