S. MARINELLA – Il sindaco Pietro Tidei un fiume in piena dopo le dichiarazioni delcentrodestra cittadino, in merito alla vicenda Mencarelli. In una nota il primo cittadino risponde agli attacchi. “Il centrodestra deve capire che Mencarelli non lo muove nessuno. Ho parlato con il prefetto e poi gli ho scritto una lettera per trovare con lui una soluzione, perchè riteniamo che il parere della Funzione Pubblica è incompleto che omette le parti che prevedono che Mencarelli possa rimanere in servizio. C’è un emendamento della finanziaria che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, che consente a coloro che sono in quiescenza, di restare al loro posto fino a 70 anni, perché il problema di Santa Marinella è identico a quello di centinaia di Comuni che hanno i fondi del Pnrr e che devono avere funzionari capaci che sappiano utilizzare queste risorse in modo congruo. Quindi, cercheremo una soluzione con il Prefetto, ma fino a quando non uscirà questa soluzione, Mencarelli dal suo ufficio non si muove. Rispettiamo il Prefetto che ha recepito le direttive della Funzione Pubblica, ma noi riteniamo che quel parere ha delle lacune e spero con il Prefetto di trovare una soluzione. Il parere rilasciato dalla Funzione Pubblica, in merito a profili di incompatibilità con incarichi dirigenziali e direttivi del personale posto in quiescenza, alla luce anche delle deroghe dettate dalla specifica normativa di settore riguardante le procedure di Pnrr, procedure incontestabilmente irripetibili che in difetto di competenze, di esperienza e di rispetto delle scadenze temporali della fase esecutiva e di rendicontazione importano non soltanto la perdita del finanziamento, ma anche la collocazione di tutti gli oneri economici a carico dell’Ente locale con conseguente potenziale danno erariale ammontante a diverse decine di milioni di euro”. «Più precisamente – prosegue il sindaco - la Prefettura di Roma con propria nota ha correttamente esplicitato la propria posizione invitando legittimamente, e di conseguenza, l’amministrazione ad adottare i provvedimenti necessari alla luce della declaratoria di interpretazioni normative emergenti dalla parte motiva del predetto parere. Fermo restando comunque, che in tale parere si precisa preliminarmente che “al fine di supportare le amministrazioni nelle determinazioni da assumere in base alla propria autonomia gestionale e nell’esercizio delle proprie funzioni, esulando dalla competenza dello scrivente Dipartimento la risoluzione di singole fattispecie, che, peraltro, implicherebbe un ingerenza nelle attività gestionali e di controllo delle stesse amministrazioni”. “Si coglie l’occasione in questa sede per precisare l’assoluto rispetto per l’autorità prefettizia, per la correttezza e cortesia manifestata nel comportamento, in ossequio ad uno stile di perfetta collaborazione interistituzionale, asse portante di un corretto esercizio del potere nell’esclusivo interesse della collettività, a cui comunque, questa amministrazione non verrà mai meno. Volendo pertanto, adeguatamente attendere all’invito del prefetto, non si può non tener conto, nella elaborazione dei provvedimenti conseguenti, dell’importanza dell’ora e della responsabilità della decisione. L’unica cosa che sta a cuore al vertice politico di questa amministrazione è che gli atti adottati siano perfettamente legittimi, ma al contempo, coerenti con le finalità per cui sono emanati, i cui effetti perseguano realmente l’interesse pubblico. Se non avessi la convinzione e la consapevolezza che l’allontanamento del Mencarelli potrebbe produrre un trauma irreversibile alle procedure di Pnrr con conseguente devastante nocumento economico per la comunità che amministro non avrei certamente impegnato il tempo prezioso del Prefetto, senza nulla togliere alle interpretazioni normative del Dipartimento della Funzione Pubblica, che comunque rimangono tali delle quali si terrà certamente conto, ferma sempre l’autonomia gestionale dell’Ente locale, nella misura in cui consentano di giungere all’adozione di un atto che sia compatibile con il palinsesto normativo vigente, ma che, al contempo, risulti armonico e coerente con i supremi obiettivi di pubblico interesse da conseguire. Anche perché, qualora si adottasse una soluzione di mera espunzione decontestualizzata da cui derivasse la perdita dei finanziamenti, ovvero un eventuale dissesto finanziario a seguito di una assai probabile gestione carente stante la necessità di un passaggio di consegne che avverrebbe forzatamente in corsa, dinanzi ad una mole di lavoro impressionante, a scadenze perentorie, a prescrizioni continue, a rendicontazioni che non ammettono ritardi od errori, ad una memoria storica di ogni singola procedura che verrebbe immediatamente azzerata, il carico burocratico graverebbe sulle amministrazioni di poi, le quali pur non avendo alcuna responsabilità potrebbero essere costrette, per le ragioni appena riportate in corsivo, a fronteggiare potenziali evidenze di macroscopico danno scaturite dell’improvviso vuoto tecnico-memoriale generato nella fase più delicata delle procedure di Pnrr. Quanto invece alle responsabilità erariali dirette, che potrebbero derivare dal possibile sconquasso amministrativo, noto, da parte di una minoranza del consiglio comunale, una palese sottovalutazione del fatto che, nel caso in cui le mie convinzioni si rivelassero fondate, la stessa sarebbe chiamata (insieme al resto del consiglio comunale) a votare i debiti fuori bilancio emergenti da una gestione improvvisata e deficitaria delle irripetibili e condizionate procedure di cui sopra. Perdere infatti, in questa fase la risorsa umana che ha guidato sin dall’origine, e guida ancora, con mirabile efficienza l’intero sistema di complicate e complesse procedure potrebbe aprire una tale voragine tecnica amministrativa e contabile di cui se ne potrebbe effettivamente dover rispondere in futuro dinanzi alla Procura della Corte dei Conti. Le minoranze sembrano contare, più che l’efficiente messa a terra degli irripetibili interventi milionari finanziati dal Pnrr, la mera eliminazione di una risorsa umana a costo zero e, al momento, vitale per l’ente locale, di cui peraltro, nessuno ne disconosce l’immensa capacità professionale e dedizione al lavoro, nonché l’assoluta onesta. Giova precisare che il Mencarelli nelle migliaia di procedure gestite nel corso di più di quarant'anni di onorata carriera professionale non ha mai, neanche per una volta, sollecitato l’attenzione della Procura Penale”.

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