CERVETERI - Non si placano le domande attorno alla morte dell’attore Giuliano Gemma. A sollevare ancora gli animi è la moglie del re del western all’italiana, Baba Richerme che chiede chiarimenti su quanto accaduto la sera del primo ottobre in merito alle dinamiche dei soccorsi a Gemma, partiti dal Poliambulatorio di Ladispoli, dopo l’incidente stradale avvenuto a Cerveteri all’altezza del bivio del Sasso. La vedova ieri, parlando con i giornalisti fuori della camera ardente allestita alla Protomoteca del Campidoglio ha rilasciato dichiarazioni importanti. “Giuliano è rimasto un'ora e mezzo in macchina per un problema di ambulanze - ha detto la donna - Aveva appena un graffio dovuto all'esplosione dell'airbag, sembrava cosciente e lucido. Da Cerveteri - ha proseguito la vedova – perché non è stato portato a Roma, visto che a pochi chilometri dall'incidente c'è un eliporto. Vorrei chiarimenti'”. Lo stesso argomento è stato ripreso oggi ai funerali a piazza del Popolo alla chiesa Santa Maria dei Miracoli. Nel suo discorso in omaggio dell’attore, Walter Veltroni ha infatti accennato alla "giusta richiesta da parte della famiglia di avere chiarezza sulle circostanze della morte di Giuliano''. In merito la direzione generale dell’Ares 118 ha ribadito quanto già detto nei giorni scorsi:”I soccorsi sono intervenuti in 10 minuti con una ambulanza ed un’auto medica. Ci sono le carte che parlano. Giuliano Gemma è stato stabilizzato dai medici, come previsto per i politraumatizzati, quindi, non più tardi di 20 e 25 minuti, l’ambulanza è partita per trasferire il paziente al San Paolo”. “Le ambulanze non sono una ditta di traslochi – proseguono dalla dirigenza generale dell’Ares 118 – In dieci minuti sono stati eseguiti i triage di tre pazienti, tra cui, ricordiamo, un bambino di 5 anni”. Quindi, secondo l’Ares 118, tutto sarebbe stato eseguito secondo le procedure. Alla camera ardente ieri si sono recati tanti attori e persone comuni. Da Carlo Verdone, a Nino Benvenuti, Stefania Sandrelli, Franco Nero, Alessandro Haber, Carla Gravina. Erano in tanti, oltre i colleghi, le persone estranee al cinema, tanta gente semplice che ha imparato ad amare il carattere senza vanità dell’attore. In una sala allestita con un grande schermo con le immagini di alcuni del lavori di Giuliano Gemma, e con quattro picchetti d'onore tra cui quello del presidente della Repubblica, sono passate tante persone. A riceverle la moglie Baba Recherme e le due figlie Vera e Giuliana, avute dalla prima moglie Natalia. Stamane alle 10 a Piazza del Popolo alla chiesa Santa Maria dei Miracoli, si sono invece svolti i funerali. Le note di Ennio Morricone scritte per 'Una Pistola Per Ringo', hanno accompagnato l'uscita del feretro di Giuliano Gemma, portato a spalla dai Vigili del fuoco. A fine cerimonia, sul sagrato, hanno ricordato l'attore, parlando alle centinaia di persone sulla piazza, Walter Veltroni, Francesco Rutelli e amici come Nino Benvenuti. Tra i presenti Ursula Andress, Bud Spencer, Giuliano Montaldo, che ha anche letto la preghiera degli artisti, Alessio Boni, Fabrizio Frizzi, Ninetto Davoli, Flavia Barca, assessore alla Cultura del Comune di Roma, Fabio Testi, Franco Nero. Al termine della messa hanno salutato l'attore la moglie Baba Richerme e le figlie Vera e Giuliana. Accanto al feretro, per tutta la cerimonia, il picchetto dei Vigili del Fuoco, corpo in cui Gemma aveva fatto il militare, e ai lati dell'altare le corone di fiori del Comune di Roma e del presidente della Repubblica. L'attore tumulato nella tomba di famiglia nel cimitero di Prima Porta. (a.r.)
Morte di Gemma, la moglie: «Voglio chiarimenti sui soccorsi»
Cerveteri. Baba Richerme «Giuliano è rimasto un’ora e mezzo in macchina per un problema di ambulanze». Walter Veltroni, oggi ai funerali: "Legittima richiesta". L’Ares 118: «Intervenuti sul posto in 10 minuti. Il paziente stabilizzato e poi trasferito 25 minuti dopo»
8 ottobre, 2013 • 08:36