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TARQUINIA – Emergono nuovi particolari agghiaccianti sulla morte di Luca Picano, il 36enne trovato senza vita a Marina Velca, in un campo nei pressi della strada delle Grottelle.
Una scena che al momento non lascerebbe spazio a dubbi circa il fatto che possa essersi trattato di un gesto volontario, ma non vengono scartate ulteriori verifiche.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Luca avrebbe allacciato una cinta alla leva di comando del braccio meccanico dell’escavatore, poi si sarebbe posizionato a terra, in corrispondenza della pala meccanica e avrebbe dunque tirato la cinta attivando il braccio meccanico che abbassandosi lo avrebbe schiacciato in pochi secondi.
L’allarme è stato lanciato intorno alle 13,30 di giovedì 10 ottobre: sul posto si sono precitati i sanitari del 118 che però non hanno potuto fare niente. Inutile anche l’allertamento dell’eliambulanza costretta ad un viaggio a vuoto.
Sul posto anche il medico legale. La salma è ancora a disposizione della Procura di Civitavecchia; ogni altra ipotesi resta al vaglio della Polizia. Si indaga per vedere se al momento della tragedia fosse presente un’altra persona. Allo scopo, utili potranno essere le telecamere di videosorveglianza della zona.
Luca Picano era il figlio dell’imprenditore Carlo, deceduto poco più di un mese fa, a fine agosto, dopo essere precipitato dal fungo cisterna di Marina Velca. Un volo di 33 metri che non gli ha lasciato scampo. Luca era molto legato al padre, e forse non ha retto alla grave e improvvisa perdita.
I dubbi di molte persone sono tanti, ci si domanda se possa essere stato un errore, un tragico incidente nel tentativo di qualche non ben chiara riparazione, anche se tutti sanno che Luca l’escavatore lo conosceva bene.
Tutta la comunità di Tarquinia è sotto choc per questa tragedia che si è consumata a così breve distanza ,e si stringe attorno al dolore della famiglia.
«Hai sempre fatto rumore anche senza le parole e le parole in questo momento non servono a niente per lenire questo dolore - scrive Livia sul profilo social di Luca - Io&Te sempre così, grazie per essere il mio rumore, il mio amore, semplicemente tu, grazie per i giorni in cui mi hai regalato mille smorfie, sorrisi e abbracci»
«Non lo dovevi fare Luca - scrive invece Tiziano - ....un abbraccio fin lassù».
Tutta la comunità di Tarquinia è sotto choc e si stringe attorno al dolore della famiglia.
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