CERVETERI – Il dialogo si riapre per il trasferimento dei vigili urbani in una nuova caserma. Quella attuale in via Friuli non è idonea per ospitare il personale e così l’amministrazione comunale ha riaperto la trattativa con l’imprenditore che aveva messo già a disposizione un immobile in via Settevene Palo Nuova. In realtà lo scorso anno era stata indetta una gara pubblica e, forse un po’ a sorpresa, tre dei partecipanti in estate avevano ritirato l’offerta, ne era rimasto uno soltanto con cui la Giunta aveva avviato dei colloqui per intavolare un accordo che avrebbe consentito al comune di risparmiare i soldi dell’affitto dell’attuale caserma di via Friuli (circa 17mila euro l’anno) ma il banco è saltato ancora, fino all’incontro dell’altro giorno. Del caso se ne sta interessando l’assessore al Bilancio Alessandro Gnazi. L’opposizione esorta la maggioranza ad accelerare le operazioni. «La Giunta – sostiene Gianluca Paolacci, consigliere comunale – non può pensare che il corpo della Polizia locale possa continuare a lavorare in quelle condizioni, è vergognoso. Va trova una soluzione al più presto perché gli agenti, che conosco personalmente, si impegnano al massimo per il nostro territorio non tirandosi mai indietro ma devono convivere in uno spazio indecoroso».

Come riscontrato lo scorso anno dal gruppo sindacale Csa Ral, gli agenti operano senza garanzie di sicurezza, un labirinto di pericoli certificati dai sindacati che nei mesi scorsi si erano mossi presentando un esposto all’Asl, esattamente al dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Civitavecchia e anche allo Spresal di Bracciano per denunciare le condizioni dei loro uffici in via Friuli. Da considerare c’è pure il problema dei numeri: risulta un vigile urbano ogni 2mila abitanti quando per l’Anci gli agenti dovrebbero essere almeno il doppio e ben 90 per le normative regionali in base al confronto con la popolazione attuale.

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