PHOTO
LADISPOLI – In futuro l’iter avviato da palazzo Falcone per le due stazioni di posta in centro con annessi posti letto per senzatetto; nel presente l’allarme in periferia, al Boietto. È nell’ex scuola elementare della frazione agricola che nel corso dei mesi si sono stabiliti tanti clochard con le loro roulotte al seguito. Uno scenario di emergenza sociale ma attualmente l’unica soluzione possibile per chi non ha un tetto sopra alla testa. I residenti transitando ogni giorno con le loro auto continuano a segnalare la crescita della “baraccopoli”, il gruppo civico di Ladispoli Attiva aveva preteso il miglioramento delle loro condizioni, dall’altra parte l’amministrazione comunale rassicura sostenendo di monitorare costantemente l’evolversi della situazione e di seguire anche il discorso relativo alla carenza idrica. «Su questo tema specifico – risponde Gabriele Fargnoli, assessore alle Politiche sociali di Ladispoli – Acea ha tempi diversi, noi come amministrazione più che sollecitare non possiamo fare. Per quanto riguarda il Boietto mi relaziono quotidianamente con le nostre assistenti sociali e sono in campo tutte le figure come la Croce Rossa. Abbiamo collocato due bagni per queste persone disagiate. Ci sono 300mila euro in bilancio per ristrutturare l’edificio ma più di questo come comune non si può fare. Era stato scelto questo sito dopo l’allontanamento dei senza fissa dimora dagli ex magazzini delle Ferrovie sotto al ponte Nove Novembre». Dopo il blitz delle forze dell’ordine la scelta di spostare i clochard al Boietto, un piano B che ha evitato almeno che queste persone, in prevalenza dell’Est europa, finissero nuovamente in mezzo alla strada o agli argini dei fossi con tende e plaid o in prefabbricati abbandonati.
©RIPRODUZIONE RISERVATA