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SANTA MARINELLA – A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno, il sindaco Pietro Tidei rilascia una lunga intervista dove ripercorre tutto quello che è stato fatto nel 2024, concentrandosi sulle opportunità che avrà questa città, dopo l’uscita dal dissesto e con la possibilità di poter investire oltre 50 milioni di euro in tre anni.
Le famiglie santamarinellesi affidano alla politica 27 milioni di euro l'anno in tasse e tributi. Cosa si aspettano in cambio?
«Bastano meno di cento parole per spiegare il programma di questa amministrazione, approvato con il nuovo bilancio triennale di previsione 2025-2027 – spiega Tidei - con 50 milioni di euro di investimenti in tre anni, in media 1.500 euro a famiglia, attiviamo una forma di restituzione del prelievo fiscale operato attraverso tasse e imposte comunali. In più, costruiamo opere, creiamo occupazione investendo in scuole, turismo, valorizzazione del patrimonio storico, sicurezza geologica del territorio, riqualificazione urbana e servizi digitali e miglioriamo i servizi. Tutti progetti finanziati e avviati. Sta nascendo una città ben diversa da quella immaginata 50 anni fa, con palazzi a sei piani come in una specie di seconda Ladispoli. Di qui la volontà di ridisegnare e adeguare il Piano Regolatore”.
L'elettore medio, secondo lei, capirà?
“Nel 2023 non solo ha capito, ma ha scelto di rimetterci alla prova con la mia elezione al primo turno e con un voto che chiede di essere rispettato da maggioranza e opposizione attraverso il riconoscimento reciproco del proprio ruolo. Rispettare il ruolo che gli elettori hanno assegnato è il fondamento della democrazia. Le alleanze si fanno e si possono anche disfare, ma sempre alla luce del sole e anteponendo il bene comune alle proprie ambizioni politiche, con coerenza e lealtà nei confronti dell'elettore e di chi lavora ogni giorno insieme a noi. Invece, a volte vedo altro”.
Intende i post sui social, i messaggi, i vocali archiviati sul telefonino? Pensa che i social e i messaggini abbiano qualcosa a che fare con i problemi e le attese della gente?
“È allora che mi tornano in mente quei 27 milioni di euro l'anno di prelievo che lei citava in apertura, pagati ogni anno dai contribuenti di Santa Marinella, dei quali la politica deve costantemente rendere conto, sia chi governa in amministrazione sia chi è all’opposizione, per l'analisi e la critica dei provvedimenti, la proposta di alternative e il voto contrario se e quando lo si ritiene necessario. Troppo spesso prevale, invece, la propensione alla polemica spicciola, al chiacchiericcio, al sentito dire. Ci si lascia corrompere da trame degne della peggiore serie televisiva, ci si lascia "intrigare dall'intrigo". Parliamoci chiaro, in alcuni casi si tratta semplicemente di coprire la propria solenne impreparazione da parte di qualche consigliere comunale. Scrivere post "a turbina" è molto più facile che scrivere un'interpellanza. In qualche caso affiora evidente la malafede, in altri si arriva in tribunale”.
Può fare i nomi?
“Non serve, ma non dimentichiamo che tra i consiglieri c'è chi ha quattro giudizi penali che lo aspettano per altrettanti processi per comportamenti tenuti facendo politica. Altri consiglieri dovranno invece rispondere di diffamazione per aver lasciato correre le parole oltre i limiti del rispetto della persona. Recentemente qualche cattivo oppositore ha mostrato una certa ingenua creatività, facendo ripetutamente trapelare le stesse presunte rivelazioni a distanza di cento giorni”.
A che scopo secondo lei?
“Al solo scopo di riprovare a seminare zizania laddove non aveva attecchito la prima volta”.
Con il nuovo anno, come vede la situazione politica del nostro Comune?
“Qualcosa si è mosso dalle ultime elezioni. Anzitutto il gruppo di Noi Moderati che, a dire il vero, aveva fatto mancare il suo apporto in termini concreti dall'inizio della consigliatura. Alla fine ho dovuto prenderne atto dimissionando la loro vice sindaca. La loro uscita ha rafforzato la maggioranza e indebolito il centrodestra in termini di credibilità che per questo li ha isolati. Ci hanno messo un po' ad accorgersene, ma appare sempre più chiaro che le due consigliere di Noi Moderati all'opposizione sono condannate all'irrilevanza, mentre traspare la loro impreparazione profonda. Nella seduta di approvazione del bilancio di previsione, credo che abbiano addirittura sbagliato quale intervento leggere andando fuori dal seminato. L'ultima esternazione della consigliera Befani è dunque catalogabile come il grido di dolore di un gruppo che troppo tardi si è accorto di aver piantato le tende su un formicaio, tra invidie, vendette, nostalgie di un passato che portò al dissesto, che per ben due volte nel 2018 e nel 2023 Santa Marinella ha definitivamente seppellito con il suo voto”.
Non ritiene che il voto dell'elettorato di centro a Santa Marinella abbia un ruolo importante?
“Così dicono sia i numeri sia la storia politica passata della città. Nel 2018 quell'elettorato mi ha affidato la soluzione della governabilità e nel 2023 lo ha fatto ancor di più eleggendomi al primo turno, appoggiando il programma con quattro liste e scegliendo di governare con il Pd. Questa amministrazione decide, inaugura, mette mano a grandi riforme, realizza nuovi progetti. Invece, oltre i confini di questa maggioranza esiste solo, invece, un crescente problema di leadership”.
Cosa intende per problema di leadership, può fare un esempio?
“Guardi la sinistra. Si è accorta che alle ultime elezioni aveva sbagliato candidata ed ha più volte preso le distanze dalla consigliera Di Liello. Tra Sinistra e Verdi, può trovare anche qualche "terrapiattista" che nega il dissesto finanziario del Comune nel 2018, andando oltre i confini della realtà. È una sinistra congelata in un dissenso ideologico verso la mia persona spesso in maniera comica, al convegno di Italia Nostra, da sindaco, ho annunciato la redazione di un nuovo piano regolatore, evento storico e tre nuovi parchi verdi a Santa Severa, compresa l'area del Convento di grande attualità. Il giorno dopo, il Comitato 2 Ottobre, è intervenuto parlando di verde. Sui tre nuovi parchi, dell'area dell'ex convento e sul nuovo piano regolatore nemmeno una parola. Solo critiche a tutto, compresa alla capitozzatura degli eucalipti, fondamentali come noto per nidificazione della calandra nella riserva di Macchiatonda, che peraltro è regionale. Dei tre nuovi parchi nessuna traccia. Ai malumori di Noi Moderati si aggiunge la crescente perplessità della parte di elettorato di centro che ha scelto di stare con la destra, circa un migliaio di voti, che si scopre giorno dopo giorno in lenta consumazione affidata ad un soporifero e mal rassicurato Fiorelli, al quale il dissapore per la sconfitta subita alle elezioni, ha fin qui impedito un'opposizione che rilanciasse alternative e proposte. La destra, invece, ha una sua leadership, anche se resta nascosta, e si chiama Bacheca per nascita o per cognome acquisito. Ha anche un programma, nefasto ma ce l'ha, ovvero in due parole ricominciare quella festa tra amici che ha imperversato per dieci anni e che ha provocato il fallimento del Comune nel 2018. E di lì non si muove, incapace di costruire alleanze che vedano l'ex sindaco fare un passo indietro. Se guardo oltre questa maggioranza e questa amministrazione, vedo solo invidie, pressappochismo e cattive nostalgie”.
Lei ha più volte parlato, non solo di un piano ambizioso di investimenti per 50 milioni, ma del 2025 come di una grande occasione e dell’apertura di una nuova fase storica. Cosa glielo fa pensare?
L'occasione è unica ed è segnata dalla fine della servitù energetica iniziata nel nostro territorio negli anni '50 e che, in epoche e misure diverse, ha pesato sulle sue chance turistiche di Santa Marinella ed in particolare sulla sua vocazione internazionale. Qui ci sono 50 milioni di euro di opere pubbliche da realizzare nei prossimi tre anni, strade, scuole, impianti sportivi, nuovi parchi, opere destinate a mitigare gli effetti dei mutamenti climatici con una politica di investimenti che porterà a nuova occupazione, a nuova ricchezza attraverso il rilancio del binomio turismo e cultura, alla riqualificazione urbana, ad una raccolta e un trattamento dei rifiuti all'altezza dei tempi, a servizi digitali sempre più completi ed accessibili”.
“Spero che la nascita del nuovo anno – conclude il sindaco Tidei - porti serenità e saggezza tra i partiti. È l’intera classe politica ad essere messa alla prova, se e come lavorerà per il bene comune sotto gli occhi dell'opinione pubblica che, mi creda, sa giudicare come ha già fatto nel 2018 e nel 2023”.
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