Quattro ergastoli e due condanne a 18 e 24 anni. Sono le richieste formulate ieri dal pm, Massimiliano Siddi, al processo per l’omicidio di Salvatore Bramucci, che vede alla sbarra sei persone tra cui la moglie e i cognati della vittima, tutti accusati di omicidio pluriaggravato in concorso

L’uomo, 58enne pregiudicato civitavecchiese, fu freddato a colpi di pistola il 7 agosto 2022 a Soriano nel Cimino a poca distanza da casa, mentre era in auto.

Nel corso della sua requisitoria, il pubblico ministero ha ripercorso le fasi delle indagini e i ruoli degli imputati.

Sulla vedova di Bramucci, Elisabetta Bacchio, Siddi ha detto che non ci sono dubbi sul fatto che sia lei la mandante e che il movente sia di natura economica visto che la vittima stava pensando di trasferirsi all’estero e chiudere con un passato di estorsioni e usura.

Secondo l’accusa, sua sorella, Sabrina Bacchio, e Tonino Bacci furono gli organizzatori e i registi dell’omicidio, mentre Costantin Pomirleanu, compagno di Sabrina Bacchio, quasi sempre presente agli incontri in cui si è organizzato il delitto e ai sopralluoghi, consegnò i compensi ai sicari. Il pubblico ministero ritiene Lucio La Pietra, che partecipò ai sopralluoghi, il soggetto più idoneo a spremere il grilletto.

Per quanto riguarda Alessio Pizzuti, secondo il pm, sebbene si fosse sfilato all’ultimo dall’omicidio, partecipò alla fase del reclutamento degli altri correi, ai sopralluoghi e alla cena in cui si spartì il compenso.

L’accusa ha quindi chiesto l’ergastolo per Elisabetta e Sabrina Bacchio, Costantin Pomirleanu e Tonino Bacci, 24 anni per Lucio La Pietra e 18 anni per Alessio Pizzuti. Da questo processo resta fuori il settimo indagato, il macedone Ismail Memeti, arrestato il 1° novembre. E’ considerato uno degli esecutori materiali del delitto, colui che avrebbe fornito l’auto rubata utilizzata per l’omicidio e avrebbe partecipato all’agguato. Il suo arresto è arrivato solo dopo che la Cassazione ha dato il via libera alla misura cautelare richiesta dal pm. La sua posizione è stata stralciata per un successivo giudizio che con tutta probabilità si celebrerà con giudizio immediato come quello in corso.

Il processo in Corte d’Assise a carico degli altri sei, invece, riprenderà il 9 dicembre con le arringhe degli avvocati difensori.

Parti civili si sono costituiti sono il fratello e la figlia della vittima: Masci e Isolino Bramucci.