TARQUINIA - Numeri incoraggianti per l’ospedale di Tarquinia. Dal primo gennaio a oggi, sono state eseguite 503 procedure chirurgiche, di cui 30 per patologia neoplastica maligna. Del totale, il 26% degli interventi sono stati effettuati con procedure di Chirurgia mininvasiva. Si tratta di numeri importanti collegati ai volumi di attività registrati nei primi 10 mesi del 2024 dall’unità operativa di Chirurgia generale dell’ospedale di Tarquinia, diretta da Pietro Amodio. «Dati significativi - spiegano dalla Asl di Viterbo - che testimoniano e confermano il trend di crescita della struttura del litorale per le prestazioni erogate, sia qualitativamente sia quantitativamente».

«Ipotizziamo – spiega Amodio - di raggiungere, entro la fine dell’anno, l’importante obiettivo delle 600 procedure chirurgiche eseguite. Il percorso di incremento delle prestazioni e di maggiore risposta efficace dell’offerta di salute, in merito ai bisogni registrati sul territorio, lo si riscontra anche nell’ambito dell’attività ambulatoriale, con oltre 750 prestazioni erogate dal primo gennaio, di cui 200 sono le diagnosi effettuate di neoplasia maligna (melanoma, tumore basocellulare e via dicendo). La patologia neoplastica digestiva è stata sempre discussa collegialmente con il gruppo multidisciplinare oncologico digestivo (GMOD) aziendale, a garanzia di un approccio scientifico e ragionato su ogni caso clinico presentato».

«Anche la patologia neoplastica della cute - sottolinea il dottor Amodio - segue questo approccio, grazie alla stretta collaborazione con l'ambulatorio dermatologico di Tarquinia (dottoressa Lorella Taddei), e all’inserimento di questa linea di attività nei meeting oncologici aziendali dedicati».

«Questi importanti risultati che abbiamo raggiunto – conclude Pietro Amodio -, e che ci incoraggiano a proseguire in questo percorso virtuoso che abbiamo intrapreso, sono il frutto della collaborazione di tutto il personale medico e infermieristico di reparto e della sala operatoria, degli infermieri della pre-ospedalizzazione, degli anestesisti, e della collaborazione con l’unità operativa Endoscopia di Tarquinia (dottor Andrea Masini) e con il servizio di oncologia del nostro ospedale (dottor Carlo Signorelli). Infine, la sensibilità della direzione strategica ad affrontare la carenza di personale medico è stata determinante».

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