TARQUINIA - Il Comitato “Insieme per l’ospedale di Tarquinia” ha donato oggi una poltrona reclinabile per la somministrazione della chemio terapia all’ambulatorio oncologico, grazie alla generosità di tanti cittadini che hanno partecipato alle numerose iniziative realizzate dal comitato stesso durante l’estate.

Al momento della consegna della strumentazione hanno partecipato anche il commissario straordinario della Asl Vt2 dottor Egisto Bianconi, il direttore dell’Unità operativa di Oncologia, Enzo Maria Ruggeri, il dottore Carlo Signorelli e il team infermieristico dell’ambulatorio e la direttrice sanitaria Bernadette Macchione.

La consegna è avvenuta proprio per conto del Movimento nato per difendere il nosocomio tarquiniese dal rischio chiusura.

L’evento ha visto la presenza importante anche del sindaco di Tarquinia Francesco Sposetti, accompagnato da altri esponenti della giunta e del consiglio comunale.

«Il gesto della donazione - spiegano dal comitato -, simbolico, molto concreto e reso possibile dai tanti cittadini che hanno contribuito generosamente all’acquisto, è stato preceduto dalle parole scandite da Emanuela Fanelli, che ha ricordato come la donazione della poltrona sia una delle tante azioni intraprese per difendere il nostro ospedale e ha interrogato la dirigenza della Asl sul suo destino».

«Il commissario straordinario Bianconi - commentano dal comitato - ha risposto con parole rassicuranti, garantendo che la sua azione amministrativa è orientata al “potenziamento” del nosocomio di Tarquinia, che egli ritiene strategico nell’ambito dei presidi sanitari territoriali della Tuscia, anche per la domanda aggiuntiva dell’utenza durante l’estate, legata al turismo balneare. Questo comporta la necessità di renderlo più funzionale e allo stesso tempo più attraente ai bravi professionisti di cui ha bisogno. Rientrano in questo disegno i lavori del nuovo Pronto soccorso e le nuove sale operatorie, che stando alle parole di Bianconi dovrebbero partire a breve. A onor del vero si tratta di lavori da tempo programmati e finanziati».

Fanelli ha ricordato che il comitato «continuerà a vigilare a nome del Movimento». Su questa frequenza si è inserito l’intervento del sindaco Sposetti, che ha voluto affermare che «la città per suo tramite fa proprie le ragioni di chi sta difendendo l’ospedale di Tarquinia» e che «vigilerà insieme a chi si batte caparbiamente e continua a farlo perché prima e dopo le parole ci sono i fatti. E i fatti parlano di reparti chiusi, di eccellenze chiuse».

Ha chiuso gli interventi il dottor Signorelli, che dirige l’ambulatorio oncologico di Tarquinia. «Poche parole, di ringraziamento per la donazione e per la vicinanza di chi ha a cuore le sorti dell’ospedale tarquiniese. Un grande medico, apprezzatissimo dai molti pazienti, da lui seguiti con competenza e umanità - conclude il comitato - e dai cittadini in genere, che lo conoscono per fama, una fama all’altezza dei tanti medici che nel tempo hanno portato i reparti dell’ospedale di Tarquinia, anche quelli purtroppo chiusi, a livelli di eccellenza».

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