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Lorenzo Contigliozzi
FIUMICINO - Il Consiglio comunale di Fiumicino ha votato a favore della proposta di delibera riguardante la nuova provincia Porta d’Italia.
Con 15 voti favorevoli, 8 contrari e nessun astenuto, l’Aula di piazza Dalla Chiesa dà un’importante accelerata. Scroscianti applausi all’esito della votazione, ma non sono mancati anche mugugni vari, soprattutto tra i consiglieri di opposizioni che hanno votato fermamente contro.
Si tratta, però, solo di un primo passo. A cui ne dovranno seguire (molti) altri. Secondo quanto recita l’Articolo 133 della Costituzione infatti “Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell’ambito d’una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziative dei Comuni, sentita la stessa Regione”. Tolta Santa Marinella che ha già espresso parere favorevole, si dovranno esprimere anche i Comuni di Ladispoli, Cerveteri, Tolfa, Allumiere, Civitavecchia, Tarquinia e Monte Romano.
L’iniziativa prevede un altro importante passaggio: i Comuni dovranno rappresentare la maggioranza della popolazione complessiva dell’area. Altrimenti, non se ne farà nulla. Insomma, la questione è lunga.
«Siamo all’alba di un’iniziativa di grande coraggio. Evitiamo di trasformare i sogni in incubi: qui sta crescendo una classe dirigente che vuole andare oltre se stessa, che ha la visione di mettere Fiumicino al centro”, ha detto il sindaco Mario Baccini, per poi sottolineare: Roma per noi ha un ruolo d’importanza indiscutibile.
Questo non lo neghiamo, ma Roma non può pensare a tutto: la Capitale ha bisogno di un ordinamento che la renda veramente autonoma. Dobbiamo, infatti, prendere atto che l’area metropolitana di Roma non può soddisfare i bisogni, previsti per legge, di una città come Fiumicino.
È questa la sfida che sto lanciando a tutti voi - ha aggiunto il primo cittadino -. La mia scommessa è che la voglia di autogovernarsi sia talmente forte da superare gli interessi di partito», ha aggiunto Baccini.
«L’istituzione della provincia rappresenta un momento storico per l’autonomia di Fiumicino, da sempre una città strategica che affonda le proprie origini nella storia, che nasce dalla cultura di Claudio e Traiano e dalle radici cristiane di sant’Ippolito. – ha dichiarato il sindaco Mario Baccini -. La nostra è un’iniziativa che parte da lontano, dopo tanti incontri avuti con gli altri comuni favorevoli alla costituzione della nuova provincia . – ha proseguito il primo cittadino. – Crediamo nel concetto di autodeterminazione e non esiste nessuna ombra su questa operazione, gestita esclusivamente dalle amministrazioni a livello locale; non è un ‘iniziativa contro qualcuno ma solo la ferma volontà di utilizzare e gestire, nel bene e nel male, le nostre risorse. I comuni che decidono di autodeterminarsi lo fanno per la difesa del suolo, per un migliore utilizzo delle risorse energetiche, per un nuovo assetto giuridico ed istituzionale e per soddisfare ancora meglio i bisogni dei cittadini senza alimentarne i desideri.
Saranno migliorate ed implementate la rete della viabilità e dei trasporti , la valorizzazione dei beni culturali, la protezione diretta della flora e della fauna, la gestione delle scuole e delle strade. Le grandi infrastrutture portuali ed aeroportuali, le tradizioni, l’agricoltura e le politiche di sviluppo del mare sono le caratteristiche di una operazione strategica ed epocale che segnerà anche la crescita di una nuova classe dirigente e di una nuova fase di progettazione per il territorio. Potremmo avere la possibilità di vedere realizzate scuole, atenei e ospedali, un tribunale, una prefettura e tutti quei servizi dislocati fino a questo momento dalla realtà cittadina. Ho accolto con molto piacere la notizia che anche Santa Marinella abbia deliberato; oggi è stato il nostro momento ed abbiamo affrontato questo dibattito con lo spirito dei costituenti, lasciando fuori le tensioni politiche ma guardando al benessere dei nostri cittadini».
Grande soddisfazione è stata, espressa anche dal presidente del Consiglio comunale, Roberto Severini: «Dopo aver ampiamente discusso in sede politica e di commissione, la proposta di delibera è giunta e stata approvata oggi in aula. Attendiamo che gli atri comuni facciano il loro corso, un’opportunità unica per la nostra città per uno sviluppo di crescita. Un ringraziamento a tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, per aver sostenuto la discussione in un clima democratico e collaborativo. Questa nuova fase che si è aperta oggi, ci permetterà di raggiungere altri importanti obiettivi. – ha proseguito il presidente spiegando l’iter per la definitiva approvazione del progetto – Ogni consiglio comunale dovrà avere la maggioranza assoluta (50% + 1) dei presenti e dei votanti. La proposta approda poi in Parlamento, che non ha poteri discrezionali: dovrà soltanto verificare la corretta manifestazione di volontà secondo l’omogeneità dei Comuni inseriti nel perimetro, dopodiché dovrà ratificare».