CIVITAVECCHIA – «Quello del Pz4 era uno degli obiettivi che ci eravamo dati e grazie al lavoro congiunto con la Regione siamo riusciti a mettere al sicuro 1,2 milioni di euro dell’Ater già investiti e a rischio».

Lo dice il commissario dell’ente di via Don Milani Massimiliano Fasoli all’indomani dell’approvazione, da parte della Giunta regionale della delibera per il completamento della procedura di acquisto dell’intero immobile di via Veneto, composto di 40 alloggi, stanziando l’importo complessivo di 5.854.260,95 euro, in attuazione dell'accordo di programma con il Governo per avviare programmi innovativi di rigenerazione urbana, recupero e riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico e sociale. Sette mesi di lavoro serrato per portare a casa un risultato importante, uno dei più grandi “misteri” trovati sul tavolo dal commissario insieme al muro di via Isonzo. Un immobile fermo, con un capitale importante già investito, e in attesa di non si sa bene cosa. «Abbiamo agito per risanare l’azienda, che è il nostro obiettivo principale - sottolinea Fasoli -, cercando di concludere questa vicenda che era stata lasciata a metà».

Un finanziamento davvero prezioso perché consentirà di fare da “ponte” in questa fase transitoria. Attraverso l'acquisto dell'immobile si potrà dare un grande impulso al completamento dei tre finanziamenti concessi a valere sul fondo complementare al Pnrr relativi al miglioramento sismico e efficientamento energetico degli stabili di via XVI Settembre 19/23 (demolizione e ricostruzione), viale Guido Baccelli 77/79/83, viale Guido Baccelli 69/73/75, attraverso il trasferimento a titolo temporaneo delle 33 famiglie ancora presenti negli immobili oggetto degli interventi e successivamente incrementare l'offerta di alloggi sociali, contribuendo a ridurre il disagio abitativo.

«Vorremmo destinare una parte di quei 40 appartamenti - ha continuato Fasoli - all’housing sociale con affitti agevolati e calmierati anche per facilitare giovani coppie in un mercato sempre più difficile. Formule che poi possono prevedere anche forme di riscatto e questo gioverebbe enormemente anche alle finanze dell’Ater che, ricordo, deve essere in grado di stare sulle proprie gambe». In cantiere, inoltre, c’è sempre l’ex Pinqua, ora progetto Pnrr, per cui si sta per presentare il progetto - insieme a Città metropolitana - al Ministero. Un’iniziativa importante che andrà a riqualificare 150 appartamenti in via Francesco Navone, a San Liborio, e diverse aree verdi nel quartiere attualmente abbandonate.

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