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CIVITAVECCHIA – Quattro Carabinieri rimasti feriti nel tentativo di bloccare quel veicolo in fuga.
Un bilancio pesantissimo per la Compagnia di Civitavecchia, che nella mattinata di oggi le ha provate veramente tutte per fermare l’uomo che si era impossessato di un furgone a Ladispoli.
Quattro militari contusi, qualcuno ricoverato all’ospedale San Paolo poiché le sue condizioni fisiche sono apparse più serie rispetto a quelle degli altri colleghi, ma poteva andare molto peggio.
Il 46enne non ci ha pensato due volte quando si è visto braccato: ha accelerato e ha travolto tutto quello che gli si è parato davanti, militari compresi.
Ma neppure i carabinieri ci hanno riflettuto tanto: pericoloso o meno, quel veicolo nel centro abitato di Civitavecchia non doveva entrare. Così con ogni mezzo hanno tentato di fermare l’avanzata del Fiat Doblò, favorendo il parapiglia in una zona comunque lontana dalle abitazioni e dalle scuole. Se fosse arrivato in città, se avesse continuato la sua corsa sulle strade principali di Civitavecchia, fermarlo senza gravi conseguenze per la pubblica incolumità sarebbe risultato quasi impossibile.
Probabilmente per questo motivo i militari dell’Arma hanno deciso di intervenire con fermezza sull’Aurelia, all’altezza del Porticciolo Turistico Riva di Traiano: il rischio c’era, ma sarebbe stato peggio consentire al rom di proseguire la sua folle corsa.
Il numero di feriti maggiore lo ha riportato il nucleo radiomobile della Compagnia di Civitavecchia, ma le condizioni di salute degli uomini coinvolti nello speronamento, per quanto serie, non desterebbero particolare preoccupazione.
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