CIVITAVECCHIA – Un'incredibile quantità di rifiuti è stata recuperata dai fondali marini del litorale di Civitavecchia grazie al progetto di monitoraggio e tutela ambientale dell’asd Blue Shark Diving 2, guidata dal presidente Andrea Pierfederici. Tra i materiali riportati alla luce: tre copertoni di tir, circa 400 metri di reti fantasma, plastica, tubi, quattro batterie, un drone e contenitori di olio e benzina. Una vera e propria montagna di rifiuti che, grazie al costante lavoro di monitoraggio e bonifica, è stata rimossa, contribuendo a rendere il mare di Civitavecchia un luogo più sano e sicuro.

COME È NATO IL PROGETTO

Il progetto, intitolato “Monitoraggio e tutela fondali marini - pulizia e bonifica dei fondali e asportazione reti fantasma”, è nato dall’esigenza di salvaguardare il prezioso patrimonio marino locale e rimuovere rifiuti che da anni minavano l'ecosistema marino. «Questo progetto ha avuto un impatto positivo sull’ambiente e sul territorio – ha dichiarato Pierfederici – ed è stato possibile grazie all’impegno di tantissime persone e all’importante sostegno di Città Metropolitana e dell'amministrazione comunale». Il progetto è partito negli scorsi anni quando l’asd ha presentato una proposta di monitoraggio ambientale alla Città Metropolitana, un'iniziativa che fu seguita dal consigliere metropolitano Antonio Giammusso.

LA FASE OPERATIVA

L’obiettivo era svolgere un’attività di monitoraggio non invasiva, attraverso numerose immersioni e il metodo del visual census, per verificare lo stato della fauna e della flora marina. «Abbiamo effettuato riprese, fotografie e immagini dettagliate – ha spiegato Pierfederici – redigendo una relazione precisa sulle caratteristiche morfologiche e sulla popolazione marina del nostro litorale». L'asd ha collaborato attivamente con l’amministrazione comunale, ricevendo indicazioni sui siti dove svolgere le analisi, grazie anche all’ufficio ambiente del Comune, inizialmente diretto da Manuel Magliani e attualmente sotto la guida dell’assessore Stefano Giannini. «Dopo un’accurata analisi delle acque – ha proseguito Pierfederici – abbiamo fornito informazioni preziose agli uffici competenti, tracciando un quadro chiaro delle condizioni delle acque e dei fondali marini».

I RISULTATI

Il progetto ha poi visto un'importante fase di pulizia e bonifica dei fondali, con la rimozione di numerosi rifiuti che da tempo minacciavano la salute del mare. Gli interventi si sono concentrati in diversi punti critici del litorale, come Marina, Scalo Matteuzzi, Punta del Pecoraro, l’Antemurale e lo Scoglio del Corallo, dove sono state trovate grandi quantità di rifiuti, tra cui le cosiddette "reti fantasma", che rappresentano una delle minacce più gravi per l'ecosistema marino. Un progetto importante che ha stoccato una gran quantità di rifiuti che ora saranno portati in discarica, come da legge, permettendo un rilancio concreto del litorale cittadino tutelando al tempo stesso il mare e i suoi fondali.

IL COMMENTO

«L’attività di pulizia dei fondali marini realizzata da Pierfederici e il suo gruppo è di grande importanza – ha commentato l’assessore all’Ambiente Giannini –. Si tratta di un tipo di intervento altamente specializzato e di grande efficacia. I fondali marini rappresentano per Civitavecchia storicamente un patrimonio, oltre che un’eccellenza ambientale. Ho avuto modo di constatare personalmente l’efficacia del lavoro svolto, e siamo determinati a proseguire questa collaborazione, riconoscendo i risultati positivi ottenuti e l’importanza cruciale di questa attività per la tutela del nostro patrimonio ambientale».

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