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RONCIGLIONE - Entrano nel vivo le celebrazioni del santo patrono, San Bartolomeo. Domani sera alle 21,30 si svolgerà la solenne processione, con partenza dal Duomo e transito per le vie del centro storico ad opera del Sodalizio di San Bartolomeo.
La Macchina, arrivata al 26esimo Trasporto, e risalente al 1793, sarà portata a spalla per le vie del Paese da sedici “Conduttori”, completamente illuminata, arrivando fino al Piazzale del Monumento, e facendo poi ritorno al Duomo attraversando Corso Umberto I, piazza Vittorio Emanuele, via Roma, Viale Garibaldi, piazza Principe di Napoli. Una grande manifestazione di fede che ogni anno si rinnova con una grandissima e straordinaria partecipazione di popolo.
E' davvero sentita infatti la devozione dei ronciglionesi per il patrono San Bartolomeo; grazie all’impegno del Sodalizio da oltre 25 anni la processione è tornata agli antichi splendori con il trasporto della Macchina, tradizione a lungo abbandonata. Soltanto nel 1997 un gruppo di volenterosi propose all’allora parroco don Antonio Duranti di restaurare la Macchina fortemente degradata dall'usura del tempo, di ripristinare la tradizione e costituire il Sodalizio oggi composto da oltre sessanta persone, oltre ai soci simpatizzanti e ai sostenitori.
I componenti del Sodalizio sono anche impegnati durante tutto l’anno in numerose attività di volontariato e in altre iniziative, religiose e non, che si svolgono nell’ambito della parrocchia. La tradizione prosegue con successo anche grazie al supporto dell’attuale parroco don Silvio Iacomi, sempre vicino al Sodalizio e deciso a tenere viva nel paese la devozione a San Bartolomeo apostolo, martirizzato per aver professato e diffuso la fede in Cristo e per questo scuoiato della pelle. Il Sodalizio può vantare anche un trasporto straordinario sfilando per via della Conciliazione davanti a San Giovanni Paolo II°. Domenica le manifestazioni religiose proseguiranno alle 11:30 con la solenne celebrazione eucaristica al Duomo, officiata dal vescovo della diocesi di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi.