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CIVITAVECCHIA – «Sono vivo grazie a loro, non finirò mai di ringraziarli». Scampato il pericolo, Salvatore Palmeri ragiona su quello che gli è accaduto e tira le somme, dopo tre infarti, un delicato intervento chirurgico e una degenza all’Aurelia Hospital nemmeno tanto lunga: «Medici e infermieri dalle capacità indiscusse, sono stati superlativi».
Tutto è iniziato il 4 dicembre, una mattina come tante in cui “il maestro” si è presentato nella sua parruccheria ai Mulini per coordinare le dipendenti e concentrarsi su qualche taglio da donna più impegnativo. Ha fatto colazione, ha fatto la spesa al vicino supermercato Dem e si è messo all’opera. Un malore lo ha colpito a metà mattinata: Salvatore Palmeri si è reso subito conto della gravità della situazione e ha chiesto l’intervento di un’ambulanza. Pochissimi minuti e ai Mulini è arrivato un equipaggio del 118 con a bordo il dottor Andrea Tranquillo e l’infermiera Geanina Paula Stefureac. Professionisti esperti, che hanno subito compreso la gravità della situazione: bisogna dirigersi immediatamente all’Aurelia Hospital, per consentire al reparto di Cardiologia di impiantare uno stent coronarico. Ma il viaggio, come pure l’arrivo in ospedale, non sono stati certo una passeggiata. “Il maestro” ha avuto tre arresti cardiaci e per altrettante volte è stato rianimato a fatica. «Chi era intorno a me si è spaventato, ha temuto davvero il peggio». La reazione del fisico di Salvatore Palmeri, abbinata all’impegno concreto di medici e infermieri, ha consentito al paziente una ripresa eccezionale: poche ore dopo l’intervento il grave rischio corso era diventato già un lontano e spiacevole ricordo.
«Adesso posso tornare a lavorare?», la prima domanda che Salvatore Palmeri ha rivolto al personale dell’Aurelia Hospital appena ha ripreso conoscenza, suscitando ilarità all’interno del reparto di Cardiologia. «Il professor Fabrizio Tomai, il primario, è una persona eccezionale: un professionista superiore alla media – ha affermato “il maestro” coadiuvato da una equipe validissima di medici e infermieri davvero capaci». E a Tomai, ma anche al coordinamento infermieristico Giuseppina Nugnes e Giuseppe De Salvo per quanto riguarda l’emodinamica, vanno i più calorosi ringraziamenti di Palmeri.
Menzione speciale anche per il cardiologo interventista Giovanni De Persio e le anestesiste e specialiste in rianimazione Elena Paciacconi Anestesista e Stefania Mazzocchetti: «Intorno a me gente fantastica che mi ha salvato la vita». Adesso “il maestro” dovrà affrontare un altro intervento chirurgico, ma è sereno: «Mi sono ritrovato senza volerlo tra le mani di professionisti validi – ha commentato – ci torno di corsa e senza alcun timore».
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